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Pineto, Lega: “lo stato dell’Adventure Park stride con la propaganda della cura del territorio” FOTO

La Lega a Pineto riorganizza il partito affidandosi all’ex consigliere comunale Mario Chiatamone Ranieri.

“Ringrazio per la fiducia accordatami dal coordinatore provinciale Jwan Costantini e dal vice coordinatore regionale della Lega Emiliano Di Matteo”, ha commentato il nuovo commissario Lega Pineto. “Inoltre, voglio ringraziare tutti i coordinatori della Lega Pineto che mi hanno preceduto in questo difficile incarico”.

“Voglio chiedere innanzitutto scusa a tutti i Pinetesi di centrodestra e a chi aveva fiducia in noi, che ci hanno visti andare divisi alle ultime elezioni comunali del 2019 con la conseguenza di consegnare la Città alla vacuità inconcludente della sinistra. Questo gravissimo errore di prospettiva fatto, figlio di personalismi di antagonismi sterili e ripicche personali non si dovrà più ripetere in futuro perché l’unità è un valore imprescindibile e lo si dovrà ricercare ad ogni costo”.

E ancora: “Bisogna muoversi con netto anticipo con i nostri più stretti alleati di F.I. e FDI sul programma e candidature forti sul territorio, aprendo soprattutto ai giovani, ma anche saper superare antichi steccati anacronistici e creare un’area politica liberal-riformista-popolare che sappia dialogare con associazioni e movimenti civici, e dare risposte e visione politica alle prossime generazioni future e lavorare per una Pineto più competitiva dei prossimi anni. Inoltre, c’è bisogno di una valida opposizione sia in consiglio comunale che nella Città, perché l’inerzia e l’immobilismo di questa disastrosa amministrazione sinistra-grillina vedi il caso annoso della difesa della costa nord dall’erosione che solo l’intervento risoluto della Regione porterà a iniziare i lavori al più presto e vedi il fallimento della gestione del Parco Filiani”.

“Il nostro Castelluccio, diventato Adventure Park nel 2017, per volere di questa amministrazione che nasce con una convenzione scritta male con il gestore che è per larga parte inadempiente con un sistema antincendio non funzionante, senza manutenzione del verde e parliamo di un giardino botanico…a rischio idrogeologico con smottamenti vari, pericoloso per i cittadini che lo frequentano e senza video sorveglianza. Purtroppo”, conclude Chiatamone, “se non si porrà subito rimedio con il gestore visto che la convenzione dura 10 anni, rimarrà solo un parco stuprato da funi d’acciaio e pensare che questo parco è stato a Pineto il primo vero recupero ambientale voluto da una persona illuminata come era Luigi Corrado Filiani, nato con il fine di creare la sua Città ideale all’insegna della bellezza e del verde, e che in questo parco forse pensava si sarebbe fatto educazione ambientale e didattica del territorio. Tutto questo stride con la propaganda della cura del territorio di questa sciagurata amministrazione. Povera Pineto in che mani è finita”.