Nereto, taglio guardia medica. Pd: l’accanimento del centrodestra

Nereto. “Un accanimento del centrodestra nei confronti della provincia di Teramo e in particolare nei confronti del territorio neretese”.

 

E’ il giudizio, netto, con il quale il circolo del Pd di Nereto valuta le ultime decisioni da parte della politica sanitaria: dal trasferimento del centro vaccinazioni al taglio della guardia medica.

 

 

“Questa situazione genera chiaramente nella cittadinanza una grande preoccupazione, cui le istituzioni devono al più presto trovare una soluzione per evitare di privare la cittadinanza di un’altra importante utilità”, si legge in una nota dei Dem.

La ricostruzione. Nella nota il Pd ricorda alcuni passaggi pregressi. La problematica nasce nel 2013 con la giunta Regionale di centro-destra del Presidente Chiodi, che con il decreto n. 61/2013 ha stabilito la riorganizzazione delle sedi di continuità assistenziale della ASL di Teramo. Nel 2016 infatti, con la sanità regionale commissariata, venne riproposta questa ipotesi, ma la giunta di centro-sinistra, con l’azione congiunta dell’allora Assessore Regionale Dino Pepe, del Sindaco Giuliano Di Flavio e della direzione strategica della ASL, riuscì a scongiurare questa minaccia, trovando una soluzione nel giro di poche ore. Nel 2016 fu immediato l’intervento: oggi ci ritroviamo evidentemente di fronte all’incapacità, tanto operativa quanto politica, di dare una risposta positiva a questo problema, con una sanità abruzzese non più commissariata”.

L’appello. “Le figure istituzionali che rappresentano la cittadinanza hanno non solo il dovere, ma anche la responsabilità politica di garantire alla comunità neretese il mantenimento dei servizi primari e la loro fruizione.

 

Il Comune di Nereto fonda la sua centralità nella capacità di garantire servizi alla comunità, sarebbe un vero peccato per tutta la Val Vibrata far fallire un pezzo per volta questa importante vocazione”.

 

 

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