L’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Mosciano Sant’Angelo, Daniela Ferrante ha precisato: “ La consigliera Cianella parla di numerose e inascoltate segnalazioni ricevute dai nostri uffici, ai quali non sarebbe seguito neanche un intervento tampone sulla persona segnalata. In realtà è stato proprio l’Assessore Comunale Federica Ricci a segnalare alla Pulizia Municipale la presenza sul territorio della donna nel mese di agosto”.
La Polizia Municipale ha effettuato dei sopralluoghi nello stesso mese, ha identificato la persona che risulta residente nel Comune di Pineto e ha interessato il Comando dei Carabinieri, non ritenendo di segnalare oltre all’Amministrazione situazioni potenzialmente pericolose che potessero coinvolgerla o creare rischi per i cittadini della zona.
“La segnalazione scritta della consigliera Cianella – continua – è stata protocollata all’Ente soltanto in data 13 novembre. La nota parla anche di mancato intervento tampone da parte dei Servizi Sociali e Uffici competenti. Premesso che la signora non risiede in nessuno dei Comune dell’Unione dei nostri comuni, non è stata segnalata dalla ASL né dalle forze dell’Ordine, non ha espresso alcuna richiesta o desiderio di essere aiutata agli agenti che l’hanno avvicinata, né è sembrata disponibile ad altre manifestazione di interesse, chiedo alla consigliera a cosa si riferisse al mancato intervento tampone, che peraltro sarebbe di competenza del comune/ambito sociale di residenza. Un ricovero coatto? L’elargizione di somme di denaro?”
“L’ approfondimento formale della questione,una procedura in parte già effettuato e di competenza del Servizio sociale professionale nella persona dell’assistente sociale, potrà e dovrà interessare l’Amministrazione per quanto di propria competenza alla luce delle eventuali risultanze, ancora in via di definizione. La comunità moscianese e l’Amministrazione hanno già dimostrato in molti casi di saper essere solidali e trovo ingrato parlare di indifferenza senza neanche conoscere in modo adeguato le situazioni che si vogliono giudicare”, conclude la Ferrante.