Morro d’Oro, inuagurata la nuova palestra. L’ex sindaco: nemmeno invitato

Morro d’Oro. Inaugurazione della nuova palestra comunale con sgarbo istituzionale. A denunciare l’accaduto è l’ex sindaco di Morro d’Oro, Michele Poliandri, che lamenta la situazione che si è verificata durante la cerimonia di inaugurazione della nuova struttura sportiva comunale.

 

Alla cerimonia di inaugurazione, guidata dal Sindaco Romina Sulpizii, erano presenti i Consiglieri Comunali di maggioranza e minoranza, il Presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, il Consigliere Regionale Antonio Di Gianvittorio, nonché alcuni esponenti del mondo dello sport e del CONI.

Michele Poliandri, ex Sindaco di Morro d’Oro, però si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Non sono stato nemmeno invitato, eppure la palestra è stata realizzata durante la mia amministrazione. Al passaggio delle consegne con il nuovo Sindaco mancavano ormai pochi dettagli tecnici relativi alla pratica antincendio, sulla quale l’Ufficio Tecnico, per la complessità della struttura, stava lavorando da oltre un anno, affiancato da un ingegnere esterno esperto in materia, appositamente incaricato. Non solo non sono stato invitato, ma il Sindaco Sulpizii non mi ha concesso neppure la parola, malgrado fossi presente al cerimoniale.

 

Invece ha invitato ad intervenire l’ex Sindaco De Sanctis, che ha tenuto un comizio attribuendo alla nuova Amministrazione il merito di aver aperto la struttura, lasciando intendere che l’Amministrazione Poliandri non avesse inteso farlo. Al di là della palese falsità dell’accusa, perché è ovvio che nessun Sindaco può aprire una struttura pubblica senza la necessaria agibilità, di esclusiva competenza dell’Ufficio Tecnico, devo registrare la totale mancanza di dignità e di rispetto istituzionale da parte dell’attuale maggioranza che governa il nostro Comune. Non ricordo, nella storia di Morro d’Oro, che un ex Sindaco sia stato completamente ignorato e perfino accusato nel cerimoniale di inaugurazione di un’opera pubblica che ha pure realizzato”.

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