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Montorio Guarda Avanti: la lettera aperta di Eleonora Magno ai cittadini

Montorio. Nella lettera aperta che la consigliera comunale Eleonora Magno ha scritto ai cittadini, tornano i giovani al centro dell’attenzione dopo le due mozioni presentate dal gruppo “Montorio Guarda Avanti”.

“Cittadini, non tifosi.

I segnali di sofferenza e la richiesta di attenzione da parte dei giovani sono sempre più evidenti. In qualche caso drammatici.
Casi di disagio aggravati dall’emergenza covid sono rilevati su tutto il territorio nazionale. Anche vicino a noi. Vanno create le condizioni per una partecipazione attiva delle nuove generazioni alle scelte politiche del paese.
E’ doveroso ascoltare la voce di chi assumerà in prima persona sulla propria vita le conseguenze delle attuali decisioni, ma è anche una strategia intelligente della comunità rivolgersi ai giovani e accogliere il contributo dei cittadini con l’energia più vigorosa e lo sguardo più aperto verso il futuro.
L’opposizione fa una proposta positiva, fresca, dedicata ai giovani e offerta alla maggioranza come un progetto senza colore politico e senza ombre di contrapposizione. Del tutto alieno dalle intenzioni ogni spunto polemico.
Una festa della cittadinanza per inaugurare e accompagnare annualmente l’attività concreta e costruttiva della ricostituita Consulta giovanile.
La reazione del sindaco è di quelle che meritano un’analisi approfondita.
Agghiacciante la dichiarazione immediata che definisce “vuota giornata commemorativa” la consegna della Costituzione ai diciottenni in occasione della Festa della Liberazione…(O forse abbiamo capito male? Vuota giornata commemorativa si riferisce alla Festa della Liberazione?…).
Si è confidato in un successivo spontaneo chiarimento.
Attendere un ripensamento e una risposta articolata quanto merita l’intelligenza dei nostri concittadini è stato un esercizio inutile di pazienza e di onesta dialettica democratica.
Quello che abbiamo visto svolgersi negli ultimi giorni è stato il consueto copione di strategia politico-comunicativa di pura marca populista, che possiamo come segue rappresentare:
1. Bollare la proposta dell’”avversario” con una battuta sintetica facilmente memorizzabile e riproducibile come un mantra: “vuota giornata commemorativa”;
2. Etichettare la predetta proposta come un’iniziativa teorica e difficile, da professori inconcludenti, cui subito opporre le ricette concrete da uomo “del fare”.
3. La proposta teorica (e quindi inutile) di una consulta che coltivi e ascolti il pensiero dei giovani è immediatamente affossata mettendoci sopra il macigno di un fantomatico Campus destinato a una non meglio specificata “formazione digitale”.
4. Alla progettazione di questo “Campus” non occorre il contributo critico della cittadinanza, non dell’opposizione, non delle commissioni del Consiglio, non dei giovani, non della scuola, non di eventuali altri portatori di interessi. Il progetto sarà evidentemente confezionato altrove (Milano?) in tutti i dettagli e poi offerto come un prodotto miracoloso alla sprovveduta comunità locale cui questa tronfia politica paternalistica riserva esclusivamente la parte della tifoseria da stadio, da cui si attendono due e solo due distinte forme di espressione: gli striscioni osannanti o i post polemici facilmente derubricabili a rigurgiti di impotenza PD.
Un’altra via è praticabile, anche se richiede un impegno maggiore all’intelligenza e un esercizio più paziente di senso civico…
E’ la via della dignità del cittadino, del suo diritto alla conoscenza e alla partecipazione alle scelte che riguardano il futuro della comunità in cui vive.
E’ la via del confronto.
Non è possibile confrontarsi sugli slogan, sulle boutade da pagina pubblicitaria o sui post di propaganda.
Prima di finire sulla stampa locale come inerme popolazione di un Paese dei balocchi, questa comunità meriterebbe di conoscere qualche dettaglio in più su un progetto faraonico come quello della Cabinovia da Montorio a Prati di Tivo.
Anziché decidere se rimanere a bocca aperta dallo stupore o liquidare la battuta in una fragorosa risata, la terza via… appunto: il cittadino vorrebbe capire, conoscere, sapere, valutare.
Attendiamo ancora una volta, e anche per questo, di essere trattati come cittadini esigenti e maturi e non come una tifoseria da stadio.

Chiediamo trasparenza. Chiediamo di conoscere l’analisi dei costi, la valutazione di impatto, la sostenibilità di questa grande opera. Chiediamo di sapere quali progetti congiunti di sviluppo turistico sono pensati per il paese e per l’intero comprensorio, per evitare che la realizzazione della cabinovia (ammesso che abbia più chance della costruzione del Ponte sullo stretto di Messina) si debba aggiungere all’elenco delle cattedrali nel deserto o, al più, diventi per Montorio solo la stazione da cui passano i turisti della montagna, un po’ come oggi, insomma, senza fermarsi”.