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Politica Teramo

Montorio che Vive e Progressisti preoccupati per la situazione del paese

Domande e preoccupazione da parte di “Montorio che Vive”, che fa capo all’ex candidato sindaco Marco Citerei, e di “Progressisti Montorio” sulla situazione del paese.

MONTORIO CHE VIVE “In campagna elettorale si è parlato di soluzioni immediate a problematiche che, apparentemente, potevano essere scontate e con una visione così semplicistica che ci si aspettava una svolta all’indomani dell’elezione, ma purtroppo non è stato così – dicono – Certo non si ha la bacchetta magica per rimediare ai danni dell’ultimo ventennio (così è stato sempre detto), ma è evidente come la mancata esperienza fa perdere di vista il “famoso” bene di Montorio da tutti decantato in campagna elettorale. Amministrare il bene comune significa anche conoscere la macchina burocratica, significa scoprire passo passo cosa si deve fare nel rispetto di normative che tutti indistintamente,  consiglieri ed assessori, devono conoscere. Invece, si nota, con un certo rammarico, come ci si concentri su determinate dinamiche (ripristino indennità, lettere di distacco di alcuni membri della maggioranza dall’azione di governo), invece che sui problemi reali. Forse il problema dell’eterogeneità della lista Facciolini sta venendo subito fuori, ed è molto evidente tant’è che la diversità delle componenti viene recepita da tutti i cittadini”. In conclusione, “una piccola riflessione: quando si opera in qualsiasi contesto gli errori ci possono essere, bisogna però avere l’umiltà di apprezzare anche chi in precedenza gli errori li ha fatti e non avere la presunzione di essere portatori di verità assoluta”.

PROGRESSISTI MONTORIO “Rileviamo, soprattutto negli ultimi anni, un sentimento di sconforto dilagante per una ricostruzione post-terremoto che non dà segni di certezza né sui tempi, né sui soldi a disposizione ogni anno per la stessa. Il fallimento della stazione unica appaltante (la Provincia) che per procedure amministrative si è vista bloccare dall’A.N.A.C. il bando di progettazione del polo scolastico (la risposta dell’Autorità Nazionale arriverebbe “forse” ad aprile 2019), fondamentale per la sicurezza dei nostri ragazzi, necessita, a questo punto, di una presa di posizione pubblica da parte di tutti – dicono dalla lista poi ritiratasi dalle ultime comunali – La conclusione del servizio di raccolta differenziata, che è già andata in proroga per un anno, non vede ancora un parere definitivo sulla procedura da seguire da parte dell’amministrazione (M.O.T.E.? o una nuova gara?) con  il rischio che ad ottobre (scadenza dell’appalto) non avremo le indicazioni giuste per migliorare l’attuale servizio e ci troveremo a procedere mettendo a rischio anche i posti di lavoro degli addetti”. E ancora: “Le case popolari (gestione ATER) hanno in corso un finanziamento (del terremoto 2009) di circa 600.000€, che ha bisogno di un interessamento definitivo. Il sindaco (che ha tenuto per sé la delega alla ricostruzione )prenda un impegno concreto e dedichi tempo per sbloccare questa impasse che dura ormai da troppo tempo. La situazione dei SAE e dei MAP richiede un’attenzione particolare in riguardo alla stesura di un disciplinare sia di comportamento, sia di interventi manutentivi e non, alle casette stesse, per impedire di creare una sorta di ghettizzazione dell’area”.

“I cimiteri – proseguono – sono un annoso problema montoriese. Sappiamo e condividiamo dell’annullamento del famigerato “project financig”, ma c’è la necessità di conoscere i tempi per la costruzione dei nuovi loculi e la programmazione a lungo termine degli stessi(informatizzazione, gestione, manutenzione, ampliamento, ecc…). Il personale comunale: coprire i posti e preoccuparsi dei pensionamenti futuri, il tutto merita un tavolo permanente per accelerare i processi di assunzioni. La zona industriale: tutti hanno reclamato lo stato di crisi, ma la  situazione economica e finanziaria delle nostre aziende merita un’attenzione particolare anche in merito alle infrastrutture urbanistiche da fare(viabilità, asfalti, internet, ecc..). L’amministrazione comunale dovrebbe organizzare un incontro per capire lo stato delle aziende e la necessità di interventi pubblici.

E concludono: “Crediamo, oggi più di ieri, che questo paese ha bisogno della collaborazione di tutta la sua classe dirigente politica, degli imprenditori, degli artigiani, degli operai, dei genitori, di tutti i montoriesi”.