Martinsicuro, detriti sul Tronto, Città Attiva: perché i lavori ancora non partono?

Martinsicuro. ” L’isolotto di detriti sul fiume Tronto, a ridosso del ponte ferroviario, va rimosso in fretta”.

 

Torna sulla tematica l’associazione Città Attiva di Martinsicuro, che nel consiglio comunale di un mese fa aveva presentato, attraverso il capogruppo Paolo Camaioni, una domanda di attualità. La questione di merito, ma anche operativa visto l’approssimarsi della brutta stagione, nasce dal fatto che le Ferrovie (in una nota trasmessa in Comune e resa pubblica dal sindaco), si annunciava che l’intervento sarebbe partito il 28 ottobre. Cosa che peraltro ancora non si perfeziona.

 

“Abbiamo atteso due settimane”, considerando i tempi della burocrazia e torniamo a sollecitare chi di dovere a procedere con urgenza agli interventi in questione.

In un periodo davvero piatto per la nostra città, preoccupa anche il fatto che alcuni comitati di quartiere debbano attendere mesi prima di essere convocati ed una volta al tavolo degli amministratori, vedano sempre lontane le soluzioni ai problemi del territorio, anche quelli meno complessi: l’esempio di scuola è rappresentato dai cassonetti per i rifiuti, collocati nelle vicinanze dell’obelisco.

 

Commissioni consiliari. “Nell’ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza invitava i gruppi di opposizione a chiedere la convocazione delle Commissioni”, si legge ancora nella nota. “Cosa prontamente avvenuta, ma rimasta senza riscontro alcuno, anche in questo caso a distanza di un mese. Come sempre, saremo chiamati una settimana prima del Consiglio Comunale per decidere la data dell’assise ed assistere alle nuove manovre economiche di chi pensa veramente di dirigere chissà quale ministero chiave per il futuro della Nazione. Meno male che questa doveva essere, nelle intenzioni di lorsignori, l’amministrazione della condivisione e del coinvolgimento.

 

Ciliegina su una torta sempre più acida, in un momento di cronica carenza di risorse, una spesa di 3.000 Euro per arredi necessari per l’Ufficio di Presidenza del Consiglio”.

 

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