L’incontro si terrà alle 18.30 in via Tirso, nel teatro parrocchiale della Chiesa di San Berardo, dove il leader del Popolo della Famiglia sarà accolto dai referenti provinciali e regionali del movimento, e dall’avvocato Massimo Micaletti che modererà la conferenza.
Il presidente nazionale del Popolo della Famiglia ha commentato: “I dati ISTAT confermano che la prima tragica emergenza del nostro Paese si chiama denatalità, fenomeno che travolgerà le colonne del welfare del nostro paese. L’unica soluzione possibile per fermare la tragedia dell’aborto, è proclamare il diritto universale a nascere, e introdurre nel nostro ordinamento giuridico il Reddito di maternità, un contributo di 1000 euro al mese per otto anni alla madre che voglia dedicarsi esclusivamente alla famiglia”.
Mario Adinolfi plaude alla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che il 24 giugno 2022 ha annullato il diritto costituzionale all’aborto a livello federale: “Da oltre oceano arriva un segnale importante per i movimenti pro-life che vincono una decisiva battaglia. Il Popolo della Famiglia ritiene che l’Italia possa prendere esempio dall’America, e che la strada sia quella di intervenire culturalmente sui medici italiani, che già in sette casi su dieci sono obiettori di coscienza, secondo la facoltà assicurata dalla legge 194, di potersi sottrarre al massacro di vite umane innocenti e indifese, ancora più folle oggi, tempo nel quale la principale emergenza italiana è la denatalità”.
Anche il Popolo della Famiglia di Teramo fa sapere che si impegnerà in una campagna sul territorio “per sensibilizzare medici e infermieri ad aderire ancora più massicciamente all’opzione dell’obiezione di coscienza contro la pratica dell’interruzione volontaria di gravidanza”.