Malumori nella Lega dopo le provinciali. Di Matteo: deluso da acrobati e pagliacci

Val Vibrata. Il disappunto è affidato ad un lungo post sui social che lasciano trasparire ben altre decisioni (probabilmente le dimissioni da vice-coordinatore regionale del partito) e un malessere covato per giorni, in attesa di una presa di posizione ufficiale, che invece non è arrivata.

Il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, uno dei maggiorenti in Abruzzo della Lega, esce allo scoperto e lo fa con alcune considerazioni molto chiare e dirette. Il tema riguarda le recenti elezioni per la presidenza della Provincia, con la vittoria di Camillo D’Angelo, e con la sortita di alcuni esponenti del Carroccio, che ufficialmente avrebbero dovuto appoggiare Massimo Vagnoni, sindaco di Martinsicuro, ma che poi hanno imboccato ben altre strade.
“Sono stato zitto in questi 10 lunghissimi giorni”, sottolinea Di Matteo, ” perchè mi sono voluto dare uno spazio di riflessione e ho voluto concedere a qualcuno lo spazio di redenzione.

Si redenzione rispetto ad un mandato politico tradito, calpestato, deriso semplicemente sulla base dei propri piccoli tornaconti personali. Se poi una persona perbene, Vagnoni, viene tradita che importa, se il nostro partito La Lega, mortificato, fa nulla.
Scopro addirittura che tutto era stato organizzato, pianificato. Tanto che qualcuno è arrivato a farsene vanto pubblicamente e sui social.
L’attacco. “Ancora una volta mi ero illuso di avere a che fare con persone serie. E invece sono ancora una volta deluso dall’amara constatazione di essere mio malgrado all’interno di un circo fatto di giocolieri, acrobati ma soprattutto pagliacci”.

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