Identità Culturale Rosetana, il professor Di Marco allarga gli orizzonti e guarda anche all’ex associazione Il Punto

Non si ferma l’azione politica di Identità Culturale Rosetana, il movimento fondato dal professor William Di Marco candidato alla carica di sindaco per il centro destra e sconfitto al ballottaggio da Mario Nugnes.

Dopo aver rassegnato una settimana fa le dimissioni da consigliere comunale, Di Marco ha assicurato che l’azione di Identità Culturale raddoppierà portando avanti tutte quelle iniziative che puntano a valorizzare la cultura e non solo sul territorio, cultura intesa anche come concetto di buona amministrazione creando una vera e propria scuola sul saper amministrare. Un’azione che ha come spirito costruttivo quello di proporre per gli anni futuri uomini e donne capaci di amministrare la cosa pubblica.

Di Marco guarda su due fronti: il primo riavvicinare i rosetani a quella politica sana. Se il 50 per cento degli aventi diritto non si è presentato alle urne è frutto anche di quella politica che negli anni è apparsa litigiosa, astiosa, costruita molto spesso su promesse non mantenute. L’altro fronte è quello di coinvolgere nel suo progetto quegli esponenti dell’associazione Il Punto che era stata fondata da Alessandro Recchiuti assieme ad altri amici e che è stata presieduta sino a poche settimane fa da Vanessa Quaranta prima dello scioglimento.

Il professor Di Marco con le sue dimissioni, decise dopo che il Consiglio non ha approvato la sua mozione sul recupero di importanti lasciti di illustri cittadini (libri, opere d’arte, antiche monete), ha voluto dare un segnale forte per dimostrare che Identità Culturale Rosetana è un movimento diverso, lontano dal modo di fare politica attuale. Intanto, ancora non è certo che al suo posto in Consiglio possa subentrare il deputato della Lega Giuseppe Bellachioma, primo dei non eletti. L’onorevole ha deciso di prendere tempo.

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