Giulianova, visita ispettiva del M5S all’ospedale

Giulianova, “Una struttura carente di servizi essenziali e con reparti gravemente sotto organico. Se non fosse per la buona volontà dei medici e del personale sanitario l’Ospedale di Giulianova sarebbe allo sbando”.

 

E’ questo il sunto fatto dai consiglieri regionali Riccardo Mercante e Sara Marcozzi, quest’ultima candidata alla Presidenza di Regione Abruzzo per il M5S, a seguito della visita ispettiva svoltasi questa mattina all’interno dell’ospedale Santissima Maria dello Splendore.

“Stiamo parlando di una struttura che svolge prestazioni per i pazienti che vanno dal Silvi a Martinsicuro, con un’utenza di circa 120mila persone, che in estate diventano molte di più grazie alla grande ricettività turistica della costa teramana. Manca il personale medico, i pochi medici presenti sono costretti a turni disumani per garantire le prestazioni h24, senza rispettare gli orari di turno/riposo. Non ci sono servizi essenziali come, per esempio, le poltrone mediche per i malati oncologici che si sottopongono a chemio terapia. Parliamo di poltrone reclinabili speciali – spiegano i 5 stelle – che permettono l’eventuale intervento medico in caso ci sia la necessità di rianimare un paziente durante la cura”.

“Sono poltrone che costano circa 2800 euro l’una e ne servirebbero sei” incalza Sara Marcozzi “una cifra irrisoria che è assolutamente nelle possibilità dell’Azienda Sanitaria. Ma mentre l’Assessore Paolucci parla di Lea e di grandi successi per la sanità abruzzese con i nostri occhi abbiamo visto quanto la politica, la direzione della Asl teramana e la direzione stessa dell’Ospedale, abbiano abbandonato i pazienti e il personale che se ne prende cura, nonostante tutto, con abnegazione e professionalità. Questo stato di cose deve finire. E’ inconcepibile che in Abruzzo ci siano situazioni di questo tipo all’interno di ospedali che avrebbero tutte le carte in regola per svolgere un servizio eccellente ai pazienti”.

“Questo è il frutto di una politica – conclude Mercante- volta al disinteresse generale per la cosa pubblica che troppo spesso ha sacrificato un diritto primario per i cittadini come quello della salute e un’assistenza dignitosa per biechi fini di propaganda e di tornaconto personali”.

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