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Giulianova, opposizione e associazione contro Costantini: ‘visita istituzionale o parata militare?’

Giulianova. “Il Sindaco Costantini non trasformi la sede del Comune di Giulianova, che appartiene a tutti i cittadini giuliesi, in una dependance del suo neo-partito, per mere esigenze politiche locali e personali!”

La hanno dichiarato Il Cittadino Governante, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Articolo Uno, Partito Comunista Italiano, Sinistra Italiana, Partito Socialista Italiano, Indipendenti di Sinistra, precisando di aver “assistito all’invasione di una folta truppa di tesserati della Lega (partito che non ha eletto il Sindaco nel 2019), occupati in ruoli più disparati (che c’entra la presenza di un vice-segretario nazionale, di un segretario regionale con incontri istituzionali?), per evidenziare esclusivamente che il partito è con il Costantini (raccolto successivamente per strada) e non con gli altri ‘eletti’ dai giuliesi nel 2019 che siedono in Consiglio. Gli originali! La ‘parata’, è stata giustificata dal confrontarsi sui problemi dei balneatori con la presenza di un assessore regionale (Campitelli), di cui non si conosce minimamente quali siano state sino ad ora, le sue strategie, le sue proposte innovative per tutelare e valorizzare questo importante tassello del turismo abruzzese che si è affermato storicamente e validamente in Abruzzo, soprattutto nella costa teramana”.

“Noi crediamo – aggiungono – che un ‘incontro istituzionale serio’, se svolto in presenza (?!), doveva essere preceduto da una formale convocazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, non da frettolose, pressoché confidenziali, telefonate. Con un preciso ordine del giorno e non per parlare, in modo del tutto approssimativo di problematiche della difesa della costa di cui, ad oggi, non si conoscono le risorse stanziate e l’effettiva sua operatività, confrontandosi con gli operatori con serietà e cognizione di causa. Rammentiamo a costoro che il settore turistico-balneare abruzzese ha bisogno di chiarezza normativa, a livello europeo, nazionale e regionale, soprattutto all’indomani delle sentenze dei TAR (anche in Abruzzo), che hanno bocciato le proroghe delle concessioni balneari sino al 31/12/2033 da parte dei comuni a favore degli attuali titolari. Ha bisogno di uno sforzo innovativo nelle scelte da fare di fronte: alla impegnativa competizione imposta dai mercati globali, ai cambiamenti climatici, ai servizi sempre più efficienti da offrire all’utenza, alla costante formazione da garantire agli addetti del settore, alla indispensabile necessità di profondere uno sforzo unitario di tutti gli operatori del settore di fronte a queste complesse sfide del futuro”.

“Tutto ciò permetterebbe al comparto turistico balneare di operare con serenità, senza vivere dell’attuale precarietà e confusione che stanno impedendo allo stesso di esprimere a pieno le sue potenzialità. Non chiacchiere e parate inconcludenti di gruppi di potere per la soddisfazione di biechi interessi partitici”, concludono.