“Queste notizie non corrispondono al vero: nel consiglio comunale di venerdì scorso non è stato approvato nessun Piano di Lottizzazione del Lido delle Palme”, si legge in una nota.
La verità è un’altra: il Piano Regolatore del ’94 adottato dalla maggioranza di sinistra rendeva edificabile quell’ambito e dal ’98, con la conclusione dell’iter urbanistico, si sarebbe potuto tranquillamente edificare: il Lido delle Palme e i comparti vicini sono sbloccati ed edificabili da 26 anni , bastava seguire le direttive del Piano Regolatore Generale e si sarebbe potuto costruire e con grande qualità urbana.
Era previsto un mix di destinazioni d’uso (il 50% per ricettività turistico-alberghiera e commercio, il 40% per la residenza, il 10% per impianti sportivi) accanto ad opere di urbanizzazione quali prolungamento del boulevard di viale Orsini, strade con piste ciclabili, parcheggi pubblici, verde urbano (parchi e pineta) anche ad est di Viale Orsini, verde attrezzato con impianti sportivi pubblici, con la finalità di non farne un quartiere dormitorio bensì di grande qualità e vivibilità, vivo tutto l’anno.
La rendita fondiaria ha chiesto di modificare le norme urbanistiche comunali anche nelle sue parti prescrittive e le amministrazioni, sia quelle precedenti che quella attuale, assecondandola hanno fatto perdere tantissimo tempo. Infatti il TAR ha bocciato per ben due volte il Piano di Lottizzazione approvato in variante nel 2010 con questa motivazione: ““in sede di approvazione di un piano di lottizzazione, la Giunta ed il Consiglio Comunale sono tenuti esclusivamente a verificare la conformità del piano attuativo alle disposizioni contenute nello strumento urbanistico generale “. Vale a dire: basta presentare un piano conforme a quanto previsto dal Piano Regolatore, senza fare forzature a scapito degli interessi generali e della qualità dell’insediamento, e si può iniziare a costruire.
Tornando al presente le cose stanno molto diversamente da come vengono raccontate:
1) La Giunta Costantini ha presentato una variante all’intera normativa che disciplina la zona E2.1 (che comprende anche il Lido delle Palme). Lo ha fatto dopo 4 anni dal suo insediamento! Lo ha fatto per poi tentare di approvare in Giunta, al riparo dal controllo del consiglio comunale, un piano di lottizzazione conforme ad un piano regolatore fortemente peggiorato.
2) Dopo l’adozione ci sarà un iter di qualche mese che prevede la presentazione di Osservazioni, il pronunciamento di Enti sovra comunali tra cui la Soprintendenza che ha già espresso giudizi molto negativi ed un nuovo passaggio in consiglio comunale per l’approvazione.
Va rimarcato che il sindaco che è titolare della delega all’urbanistica non è riuscito nè a relazionare né a intervenire nel dibattito; stesso comportamento è stato tenuto da parte dei consiglieri di maggioranza. La relazione e le risposte agli emendamenti sono state affidate, per l’ennesima volta, al tecnico dell’ufficio urbanistico cosa, probabilmente, unica in Italia!
Ora presenteremo le osservazioni che tenteranno di tutelare anche gli interessi generali, i beni comuni e la vivibilità cittadina”.