Giulianova. “Si sta consumando l’ennesimo sfregio al paesaggio giuliese. Basta recarsi sul molo sud, all’inizio di una delle passeggiate tipiche di Giulianova, e, con un tuffo al cuore, si potrà constatare che è sparito anche l’ultimo scorcio che dal porto consentiva la vista panoramica su tutto l’arenile sud”.
Lo ha denunciato Il Cittadino Governante ricordando che “un edificio di 100 mq., lungo circa 15 metri e alto oltre 4 metri, con annesse piscina di 28 mq. e pedana pavimentata di 141 mq. realizzato sull’arenile a ridosso del “porto vecchio” impedisce, tristemente, di spaziare con lo sguardo. Nel corso degli anni, prima la recinzione metallica sul muricciolo del molo poi una sede sportiva, successivamente un campo di calcetto ed ora l’impattante barriera costituita dalla nuova costruzione autorizzata dal Comune hanno progressivamente cancellato uno dei punti di vista più belli sul paesaggio litoraneo giuliese. Nessun cittadino, nessun turista potrà più godere del bel colpo d’occhio che dal porto consentiva la vista panoramica dell’intera spiaggia, del mare e delle colline circostanti: lo sguardo, lì ormai – se le cose rimarranno così – sarà sempre mortificato e nessuno potrà più serbare nella memoria visiva uno dei più bei souvenirs paesaggistici di Giulianova”.
“È questo il modo di valorizzare il turismo? È questo il modo di occuparsi della qualità della vita nella nostra città? È questo il modo di preservare le bellezze paesaggistiche che tutti i governanti, nel tempo, avrebbero il dovere di trasmettere intatte alle future generazioni? Possibile che neppure il buon senso abbia consigliato in merito all’evidente inopportunità di autorizzare quella costruzione in quel sito così delicato? E in mancanza della sensibilità al bello, non doveva essere, almeno, il senso della corretta gestione della cosa pubblica a sconsigliare l’autorizzazione politica ed amministrativa di quel permesso di costruire. E siamo sicuri che il permesso rilasciato non sia in contrasto con norme urbanistiche e paesaggistiche?”
Sono i dubbi dell’associazione culturale politica giuliese, precisando che “noi ancora una volta abbiamo provato ad evitare il danno: ci siamo pronunciati per tempo sia sull’inopportunità che sulla irregolarità ed abbiamo presentato in consiglio comunale un ordine del giorno che è stato respinto. Come nei casi ex Migliori Longari, palazzo Gavioli e parco Franchi – tutti sanzionati, poi, da sentenze giudiziarie – siamo rimasti inascoltati. Ed ora che si fa? Come si ripara al torto che in tutte queste brutte pagine della vita pubblica giuliese si è fatto alla città?”, conclude Il Cittadino Governante.