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Giulianova, Cgil contro le ‘passerelle’ della Verì

Giulianova. “In verità non siamo dispiaciuti, ma un po’ in pena per lei e soprattutto per noi abruzzesi si! Non fosse altro perché la immaginiamo affaccendata ed un po’ preoccupata, per l’insistenza della pandemia e per il fatto che in tutto questo, tra le tante difficoltà, ci tocca pure il primato negativo di essere l’ultima, per vaccini eseguiti, tra le regioni d’Italia”.

Lo ha dichiarato la Funzione Pubblca della Cgil, Mirko Falà, Dino Macera, Antonio Marchetti, Gabriella Mina, Flora Salvatore, aggiungendo di essere “in pena, anche per l’inevitabile scorta d’onore che spetterà al Direttore Generale ed al Direttore Sanitario della nostra ASL, che vengono distolti dalle proprie attività e dai propri pensieri, che certamente non mancano! Ma a tutto questo non possono esimersi, in primis il nostro Assessore Regionale alla Sanità, perché devono portare avanti le onorificenze battesimali dell’approdo leghista del Sindaco Costantini: insomma, come quest’ultimo ci ha promesso deve dispiegarsi in tutta la sua magnificenza la filiera che tanti vantaggi apporteranno alla nostra Città. D’altronde per questo è stato fatto, come ci ha narrato il nostro giovane brillante, nonché rampante Primo Cittadino.

“Ma noi non siamo dispiaciuti, o meglio siamo speranzosi, perché certamente – aggiunge – qualcosa ci diranno, altrimenti non si capirebbe il motivo dell’ennesima passerella: non si scomoderebbe per nulla l’Assessore, ritornando dopo pochi mesi dall’ultima visita di settembre scorso. E quindi immaginiamo che verranno a dirci quando riapriranno i reparti di Ortopedia e Chirurgia, quando torneranno ad essere operative le Sale Operatorie e ci diranno i nostri Direttori, quando verranno rimpiazzati gli ortopedici ed i chirurghi che nel corso degli ultimi anni sono andati in pensione e quando avremo qualche anestesista in più per poter programmare con minor affanno le attività. E ci diranno anche quando torneranno ad essere Unita Operative Complesse (UOC) i nostri reparti di Ortopedia e Chirurgia, così da poter riavere dei Primari, come d’altronde gli altri tre ospedali della Provincia. E forse ci diranno anche se e quando riavremo qualche reparto ormai dismesso e soprattutto se e quando avremo del personale in più, per quel che riguarda medici, professionisti sanitari ed OSS, di cui vi è una generale carenza. D’altronde, come ci dice il Sindaco Costantini, da qualche tempo, da quando c’è lui al Comune, la ASL ha fatto degli investimenti per riammodernare la struttura, in verità niente di che: alcuni lavori, vedi percorso Covid del Pronto Soccorso si protraggono da alcuni mesi, che magari saranno pronti a fine
pandemia. Noi vogliamo che sia chiara una cosa, non è più sopportabile una simile presa in giro! Se ne stessero tutti a casa e non venissero a far inutili passerelle! Il nostro ospedale non può essere più un vuoto contenitore, su cui tra l’altro si fanno spese che poi
diventano inutili, se non si pensa di riempirlo di contenuti, se non si pensa ad una sua logica e dignitosa definizione, dettata innanzitutto dalla collocazione strategica della nostra Città posta in misura equidistante tra Pescara e San Benedetto del Tronto, con un potenziale bacino di utenza tale da meritare un ospedale di I livello e che nella stagione estiva raddoppia la sua popolazione.

“Noi diciamo che e’ finito il tempo delle sfilate e dei selfie, e’ ora che si agisca e lo si faccia in fretta!”, conclude il sindacato.