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Politica Teramo

Elezioni Teramo, D’Alberto sui trasporti: “Servizio non a misura di cittadino”

Il futuro del servizio di trasporto pubblico e le sue criticità, alla luce delle ultime deliberazioni della giunta regionale e della paventata trasformazione delle tratta Teramo-L’Aquila-Roma in servizio commerciale, sono state al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Teramo, organizzato dalla Cgil, al quale ha preso parte anche il candidato sindaco Gianguido D’Alberto. 

Nel suo intervento D’Alberto ha sottolineato i ritardi nell’approvazione di una disciplina organica di riordino del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento ai servizi minimi essenziali, evidenziando le necessità di un coinvolgimento dei Comuni su una discussione così delicata e rivendicando il ruolo, a Teramo capoluogo, di un raccordo tra la costa e l’entroterra. 

“Sul trasporto pubblico locale l’Abruzzo ha adeguato la normativa regionale, tra l’altro parzialmente, a una legge del 2011, già superata dal decreto 50 del 2017 – ha sottolineato D’Alberto – E’ la dimostrazione di come siamo assolutamente fuori da tempi e ben distanti dall’adeguarci ai parametri di legge. E’ questo che crea precarietà ed instabilità al sistema. Fin quando non ci riallineeremo con il quadro più recente non riusciremo mai a creare un servizio di trasporto pubblico che sia adeguato e a misura di cittadino”. 

La questione centrale, dunque, per il candidato sindaco, è quella di arrivare finalmente a definire, da parte della Regione, i servizi minimi, e cioè quelli compartecipati dall’ente. Servizi minimi di cui oggi si parla tanto ma che di fatto non esistono e tra cui dovrebbe rientrare anche la tratta Teramo-Roma, percorsa giornalmente da tantissimi pendolari ed oggi rimasta fuori dalla relativa delibera di Giunta Regionale. 

“C’è poi la questione, importante e fondamentale, della distribuzione sul territorio del chilometraggio e dei servizi nelle aree interne – ha aggiunto D’Alberto – una questione sulla quale Teramo capoluogo deve giocare un ruolo fondamentale. La delibera di giunta sui servizi minimi non è un atto definitivo. E’ una proposta  che dovrà essere portata e discussa in consiglio regionale. Il provvedimento con cui si andrà approvare questa delibera è un atto amministrativo,  che deve vedere la massima partecipazione possibile ed immaginabile da parte degli enti locali. Una partecipazione che non può esaurirsi nel consiglio autonomie delle autonomie locali ma che deve necessariamente passare per il confronto con i comuni e i vari portatori di interesse”.

Non  a caso nel programma elettorale di D’Alberto, tra le priorità, c’è proprio l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione Abruzzo per l’equa ripartizione dei contributi destinati al trasporto pubblico teramano, oltre all’avvio delle procedure per la predisposizione del bando ad evidenza pubblica del servizio di trasporto pubblico locale e alla stipula di un accordo tra i gestori del servizio pubblico cittadino ed extraurbano per la realizzazione di un biglietto unico sul territorio. Per quel che riguarda in particolare il bando ad evidenza pubblica per il servizio di Tpl, l’obiettivo qualificante dovrà essere quello di rendere più efficiente il servizio, con un nuovo parco mezzi che garantisca la fruizione del servizio ai disabili e maggiori collegamenti con l’Università e le frazioni, e con una riduzione dei costi della tariffa.