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Elezioni Roseto, i giovani di Casa Civica (UNDER) si ribellano alla vecchia politica

Roseto. “La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini”! In questa frase di Leonardo Sciascia, scrittore, giornalista, poeta e uomo politico, c’è probabilmente il sunto del teatro dell’assurdo messo in atto dai soliti noti della politica rosetana”.

Il gruppo “Under nuove energie per Roseto” non ci sta e risponde all’ondata di supposizioni che in questi giorni si leggono sui quotidiani, e lo fa in “rottura prolungata e determinata rispetto alle care vecchie abitudini di certe cariatidi camuffate da sommergibili, che lungi dall’esporre idee e progetti, restano nell’ombra perpetrando una politica fatta di verbi declinati al condizionale”.

L’obiettivo del gruppo civico, i cui componenti hanno tutti un’età inferiore ai 30 anni, è di porre fine alla ridda di voci su alcune alleanze (vere o presunte) in vista della tornata elettorale del prossimo settembre.

“Continuiamo a chiederci perché i cittadini si sono allontanati dalla politica, costituendo il partito più numeroso, quello degli astensionisti. Quello che abbiamo letto in queste ore rappresenta la risposta – prosegue la nota di Under.

Questa idea di alleanze sollecitata dal PD è roba da “ancien régime”, che noi che aderiamo in un vero gruppo civico stabile e sedimentato, che ha il coraggio di presentare un programma condiviso con i cittadini, rifiutiamo categoricamente. In assenza di progetti e di idee c’è chi dichiara di essere sostenuto da almeno cinque liste, chi mette in guardia gli elettori dalle promesse di “falsi profeti”, forse autocitandosi…, il tutto secondo una (il)logica del “divide et impera”, vecchio espediente utilizzato per dividere e governare, ma sul nulla”.

Il gruppo “Under, nuove energie di Roseto, all’interno del quale operano giovani alla prima esperienza in politica ma anche altre figure che hanno avuto esperienze di supporto amministrativo e di organizzazione politica quali Mattia Narcisi e Francesca Pedicone, chiudono la nota rilanciando su un aspetto di fondamentale importanza, la condivisione.

“Vogliamo scegliere e non farci scegliere, e possiamo farlo attraverso il confronto e l’implementazione di un programma di governo cittadino che rappresenti un cambiamento radicale e non un lifting, quale sarebbe riaffidarsi a personaggi bravi solo ad utilizzare qualsiasi mezzo pur di carpire voti”.