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Elezioni in provincia di Teramo: quattro donne candidate a sindaco

Teramo. Sono otto i comuni della Provincia di Teramo che il 3 e 4 ottobre saranno chiamati alle urne: Basciano, Bellante, Bisenti, Castellalto, Colonnella, Cortino, Pietracamela e Roseto degli Abruzzi.

La Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri ha analizzato la composizione delle liste presentate al fine di verificare l’effettivo rispetto dei principi di parità di genere.

“Su un totale di 520 candidati – afferma Monica Brandiferri -, 302 aspiranti consiglieri sono di sesso maschile, mentre 218 sono donne, tra cui quattro candidate alla carica di Sindaco (a Colonnella, a Bellante, a Bisenti e a Roseto degli Abruzzi). L’unico comune al di sopra dei 15.000 abitanti, in cui si voterà con il doppio turno di ballottaggio e con la doppia preferenza di genere, è quello di Roseto degli Abruzzi, per il quale si applica la normativa secondo cui “nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi”. Tutte le liste presentate a Roseto hanno inserito un numero di candidate che rispetta le quote stabilite dalla suddetta legge (in totale le donne inserite in lista sono 152 e i maschi 178). Due sono i paesi al di sopra dei 5.000 abitanti chiamati alle urne con la doppia preferenza di genere: Bellante, che presenta anche una candidata a sindaco, e Castellalto, comuni che hanno presentato le liste osservando la normativa sulla parità di genere sopra indicata”.

“Per quanto riguarda l’elezione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, nel cui ambito ricadono i restanti cinque comuni (Basciano, Bisenti, Colonnella, Cortino e Pietracamela), essi sono tenuti a rispettare solo il principio secondo cui “nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi”. Tutto sommato potrebbe sembrare un trend positivo, tenendo conto degli standard abituali delle passate tornate elettorali, ma non bisogna dimenticare che molto dipende dall’introduzione di norme che favoriscono la candidatura di donne. Inoltre quando si devono scegliere i candidati a sindaco la forbice di rappresentanza diventa più larga e si registra una evidente sproporzione tra i due sessi (basti pensare che su 23 aspiranti sindaci 19 sono uomini e solo 4 donne). Ciò dimostra che il percorso per raggiungere una piena parità di genere in materia di elezioni amministrative è ancora lungo”.

“Rivolgo a tutti i candidati e a tutte le candidate l’augurio di portare avanti una leale e corretta campagna elettorale, cosa che avviene molto raramente soprattutto a discapito del sesso femminile”.