Elezioni Civitella del Tronto: nuova assemblea del gruppo di Jacopo Cristofari

Civitella del Tronto. Jacopo Cristofari, fondatore del gruppo consigliare di opposizione Uniti per Civitella, dopo il successo del primo incontro pubblico del 27 gennaio, lancia un invito aperto a tutti i cittadini per il giorno 3 marzo, al Bar Maracay di Santa Croce, con l’intento di discutere e condividere concretamente l’iniziativa in vista delle prossime elezioni comunali del 14 e 15 maggio prossimi.

 

“Insieme ad Andrea Sbranchella e agli altri cittadini con i quali è continuato il confronto dopo la serata del 27 gennaio scorso, visto l’interessamento e l’entusiasmo per l’iniziativa da parte della comunità”, sottolinea il consigliere Jacopo Cristofari, “abbiamo deciso di coinvolgere tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo, per dare forza e contenuto ad un progetto civico che aiuti Civitella a superare l’attuale e assurda situazione caratterizzata dall’assenza di metodo democratico. Civitella si trova in una condizione di concentrazione del potere amministrativo nelle mani di pochi soggetti e di totale assenza di dibattito, con conseguente mancanza di partecipazione. Il territorio vive una crisi senza precedenti e gli effetti sono oramai sotto gli occhi di tutti. È quantomeno necessario far tornare la comunità verso uno schema di gestione partecipata dell’amministrazione comunale.

 

L’appuntamento del 3 marzo rappresenterà una concreta possibilità, per tutti, di contribuire e dare forma al progetto del quale ci siamo fatti promotori; sarà fondamentale la più ampia partecipazione possibile.
Continua Cristofari: “L’obiettivo di questo gruppo è quello di dare vita ad un’offerta
elettorale civica nel senso più nobile e che, partendo dal basso, coinvolga la maggioranza dei cittadini; essere alternativi a chi pretende di tenere fuori la comunità dai processi decisionali, accentrando il potere nelle mani di pochi soggetti.” Conclude il consigliere: “alla base del ragionamento sviluppato in questi giorni risiede, come ha sottolineato il gruppo, il convincimento che la nostra comunità, tra una colata di cemento e l’altra, si stia lentamente spegnendo e depauperando. Davanti a questo avvilente scenario c’è il dovere morale di ognuno di reagire, per ridare dignità democratica all’ente”.

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