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Comunità Montana Gran Sasso, “Servizi sociali? Lavoro eccellente con poche risorse”

Nei giorni scorsi il sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante, ha annunciato un ritorno in paese dei servizi sociali, con riferimento implicito alla Comunità Montana Gran Sasso.

E’ di oggi la risposta del commissario Nando Timoteo: “Ritengo doveroso, nel rispetto dei cittadini e soprattutto dei Sindaci appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale, chiarire alcuni elementi che saranno utili a comprendere meglio il campo di azione dell’Ente che attualmente rappresento. Da oltre 20 anni (tranne per una breve parentesi di sei mesi nel corso dell’anno 2018, dove il ruolo di ECAD è stato attuato dal Comune di Montorio al Vomano) la Comunità Montana svolge il ruolo di programmazione, progettazione, organizzazione, valutazione e rendicontazione dei servizi sociali associati per conto dei Comuni, raggiungendo risultati più che soddisfacenti nell’attuazione delle attività inerenti il ruolo, con riconoscimenti ed attestazioni del buon lavoro messo in campo sia a livello locale, che regionale che nazionale. Nel corso degli anni le “buone prassi”, progetti ed azioni, anche innovative, messe in campo da questo Ente sono state mutuate e replicate a livello nazionale, dall’Emilia Romagna alla Campania per progetti quali, a titolo di esempio, il Taxifarmaco o il Gipsy. Ultimo risultato raggiunto dall’ECAD, in ordine temporale è il Progetto Spazio Lavoro Futuro, con solo quattro progetti approvati a livello regionale, a valere su fondi Europei relativi al Progetto Agorà – Asse 2 Inclusione Sociale, che porterà nei prossimi mesi all’attuazione di 100 tirocini formativi a livello provinciale per soggetti svantaggiati”.

E ancora: “Negli ultimi anni, a partire dal 2008, le Comunità Montane sono interessate da un processo di riordino e superamento, e tale attività ha portato a svolgere due azioni parallele: una dal punto di vista organizzativo, l’altra dal punto di vista gestionale. Per quanto concerne tali attività è facilmente riscontrabile che la situazione dei dipendenti e delle attività inerenti la gestione ex Comunità Montana è in capo esclusivamente a Regione Abruzzo, la quale si fa carico degli stipendi e del funzionamento dell’Ente oltre che per tutte quelle attività di ordinaria amministrazione. A tale azione si aggiunge l’attività legata al ruolo di ECAD della Comunità Montana, che ha una gestione organizzativa economica e finanziaria totalmente disgiunta da quelle che sono le attività dell’Ente in liquidazione, sia dal punto di vista del personale che dal punto di vista dei servizi erogati. Chiaro è che la gestione economica di tali azioni rientra in un unico Bilancio dell’Ente, e confondere strumentalmente voci di Bilancio che per forza di cosa sono all’interno dello stesso strumento, potrebbe fornire una visione distorta del reale. E’ anche indubbio che questo status quo garantisce un valore aggiunto nella gestione dei Servizi Sociali che possono usufruire di spazi adeguati ed appositamente organizzati, programmi, personale, dotazioni e servizi quali luce, riscaldamento, acqua, ecc. che gravano sulle spese di funzionamento dell’Ente e non sui servizi da rendere ai cittadini. I dipendenti dell’Ente, che tra le altre cose vivono una situazione particolare riguardo le proprie attività lavorative, con questioni sindacali aperte, hanno un rapporto esclusivo con Regione Abruzzo, e tali risorse, anche in una possibile ricollocazione del personale a seguito della soppressione dell’Ente, non potranno mai essere destinate a servizi. Ulteriori considerazioni rilevate riguardano anche un famigerato “cambio gomme” di circa € 5.000,00 (previsto in due anni) che come facilmente comprensibile non può riguardare un unico mezzo, ma quattro mezzi adibiti al trasporto sociale, di cui due furgoni 9 posti attrezzati per trasporto disabili, un mezzo speciale anche esso con pedana per disabili, ed un’autovettura, che quotidianamente accompagnano utenti anziani e disabili dal loro domicilio presso i centri di riabilitazione provinciali e/o per visite mediche, percorrendo complessivamente circa 100.000,00 Km/anno. E percorrere le strade delle aree interne “costringe” ad un cambio gomme anche invernale. Tale considerazione citata come esempio non è esclusivamente per “difendere” l’operato dell’Ente che attualmente rappresento (Sindaci, Amministratori e cittadini usufruiscono ed osservano quotidianamente l’operato dei nostri mezzi e dei nostri operatori), ma per ricondurre in una giusta direttrice le considerazioni riguardo sia il futuro dell’Ente che della gestione dei Servizi Sociali. Tutto può e deve essere migliorabile e pertanto ogni suggerimento, idea, azione da intraprendere in tal senso può e deve essere percorsa. Ma quando tali prospettive partono dalla mistificazione di dati, risultati ed operato di strutture che lavorano in maniera eccellente con mezzi e risorse appena sufficienti, non si può non chiarire e puntualizzare tali aspetti. Le particolari situazioni di Bilancio pregresse già attenzionate da questo Commissario a partire dall’Anno 1999 e di cui i Sindaci e gli  Amministratori sono da tempo a conoscenza, saranno debitamente portate a soluzione. Per la gestione ECAD, sia riguardo la spesa corrente che la gestione passata, rassicuro tutti i cittadini e gli amministratori che non un solo centesimo è stato impegnato o speso per altre attività se non quelle legate al socio-assistenziale. E’ in fase di predisposizione una dettagliata relazione che verrà presentata ai Sindaci in una apposita Conferenza e successivamente ai cittadini tutti, al fine di meglio chiarire la situazione che diversamente, soprattutto in questo periodo di crisi socio-economica, potrebbe indurre in facili ed ingiuste recriminazioni”.