Case di riposo, interpellanza in consiglio regionale: “risposte vaghe”

Ieri, lunedì 4 luglio, insieme i consigliere regionali Dino Pepe e Silvio Paolucci sono tornati nella Casa di riposo De Benedictis di Teramo per una visita ispettiva.

Sono mesi che lavoratori e sindacati lamentano il mancato pagamento degli stipendi con un debito accertato dell’Azienda che ammonta a circa 12 milioni di euro” esordisce il Vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Dino Pepe.

“Una situazione che ci preoccupa e che ci ha spinti a promuovere, a pochi mesi dalla precedente, questa nuova interlocuzione con il Commissario Roberto Canzio, tra l’altro in attesa di nuova nomina perché il suo mandato aveva come termine il 13 giugno. A seguire, abbiamo incontrato i rappresentanti sindacali, al fianco dei quali stiamo seguendo questa delicata vicenda” prosegue Pepe.

“Oggi, in Consiglio regionale, abbiamo discusso la mia interpellanza, presentata proprio per ottenere dalla Giunta Marsilio risposte concrete sull’assistenza, sui servizi, sulla condizione degli operatori, sulle cure agli ospiti e sul futuro dell’Azienda.
L’obiettivo è quello di scongiurare che le tre case di riposo gestite dalla stessa Azienda di Servizi alla persona teramana, oltre quella di Teramo ci sono le due strutture di Nereto e Civitella del Tronto, possano vedere peggiorare ulteriormente le proprie condizioni.
Ho chiesto alla Giunta regionale di mantenere l’impegno assunto con gli operatori delle case di riposo circa l’indennità Covid, di attivare i 100 posti previsti per la “residenza protetta” (di cui 51 immediatamente disponibili) in modo da garantire ulteriori risorse, ho ribadito la necessità di passare dagli annunci ai fatti sui 3 milioni promessi all’Azienda di Teramo a Dicembre 2021 e mai erogati” dichiara ancora Dino Pepe.

“Deludente e insoddisfacente la risposta dell’Assessore Pietro Quaresimale, che pur se animato da un positivo spirito di confronto, su ogni punto da me sollevato ha ribattuto con un “vedremo o cercheremo”.

Sull’indennità Covid la Giunta Marsilio deve ancora capire come reperire le risorse, sui 100 posti di residenza protetta è ancora tutto fermo e sui 3 milioni si ammette un ritardo scaricato interamente sulle spalle dei lavoratori. Questo è il Governo Marsilio, senza bacchetta magica come ha dichiarato Quaresimale, ma anche senza attenzione, idee e strategie per risolvere i problemi che gli abruzzesi vivono” conclude Pepe.

 

 

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