Nel comunicato si legge come tale blocco “stia portando ad un nulla di fatto per colpa del lassismo, dell’incoscienza e della superficialità di un ministro che forse non ha ben compreso la portata drammatica che tali aumenti comporterebbero per il nostro territorio”.
Infatti in questi tre mesi doveva essere approvato il nuovo Pef per evitare un nuovo rincaro. “Quando su una tematica si concentrano le attenzioni di così tanti sindaci senza distinzioni di colori politici, chi governa dovrebbe avere la capacità e la sensibilità istituzionale di ascoltarli e di riceverli: con estrema arroganza tutto questo non è mai accaduto. Inoltre arrivare all’approvazione del Pef avrebbe consentito di fare chiarezza sulle risorse necessarie per la messa in sicurezza dei viadotti e di tutta le infrastrutture, oltre ai lavori necessari per preservare la qualità dell’acqua del Gran Sasso. Più e più volte avevamo posto l’attenzione su questa tematica per noi fondamentale, ma anche in questo caso sono state disattese le promesse”.
La nota si conclude con la mobilitazione che ci sarà dal 31 dicembre anche degli altri sindaci e Comuni interessati, per “far sentire la voci di tutti coloro che dal prossimo 1 gennaio non potranno più viaggiare sulla tratta Teramo Roma a causa di costi spropositati. Ci aspettiamo che siano presenti anche i deputati, specie quelli di maggioranza, affinché si battano per il territorio che li ha eletti”.
ANDREA URSINI.