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Bim Teramo, il nuovo direttivo a 7 componenti nominato dal presidente Di Nicola

Il neo presidente del Consorzio Bim Teramo, Marco Di Nicola, ha nominato e insediato questo pomeriggio il nuovo consiglio direttivo, che lo affiancherà nella guida dell’Ente.

È un direttivo a 7 componenti, 4 consiglieri e 3 consigliere, scelti tra i membri della rinnovata assemblea consortile.

Ne entrano a far parte: Angelo De Arcangelis (delegato del Comune di Fano Adriano), Benedetta Di Giuseppe (vicesindaca e rappresentante del Comune di Canzano), Gioia Maria Di Biagio (delegata del Comune di Castel Castagna), Luca Di Girolamo (assessore ai Lavori pubblici del Comune di Campli), Salvatore Di Stefano (consigliere comunale e rappresentante del Comune di Cortino), Ennio Giansante (consigliere comunale e delegato del Comune di Notaresco) ed Elisa Marchiselli (consigliera comunale e delegata del Comune di Cermignano). Assume, inoltre, il ruolo di vice-presidente del Consorzio l’assessore di Campli, Luca Di Girolamo.

“È un direttivo allargato, sia a livello di rappresentanza politica che territoriale – spiega il presidente del Consorzio, Marco Di Nicola -, in modo da dare espressione in modo articolato e inclusivo alle varie istanze di tutto il comprensorio racchiuso nel perimetro del bacino imbrifero montano Vomano-Tordino di Teramo. Nella giunta è stata assicurata un’equa rappresentanza di genere, nel rispetto delle vigenti normative nazionali ed europee per i componenti dei CdA. Realizziamo anche delle economie nelle spese di gestione dell’Ente in quanto, pur aumentando il numero dei componenti, il costo complessivo dell’esecutivo diminuisce trattandosi, per la stragrande maggioranza dei casi, di titolari di cariche elettive che andranno a svolgere gratuitamente il loro incarico nel direttivo del Bim. È mia intenzione, inoltre, assegnare ad ogni componente il ruolo di portavoce delle istanze di un’area specifica del comprensorio, in modo che i 26 Comuni consorziati siano tutti equamente rappresentati, introducendo anche un criterio di rotazione tra i membri del direttivo”.

E conclude: “Tra le prime azioni del nuovo consiglio direttivo, ci sarà una decisa azione di ricognizione e di adeguamento delle spettanze derivanti dai sovracanoni dovuti dai grandi concessionari, Enel in primis, anche sugli impianti idroelettrici di piccola taglia, per aumentare le risorse da destinare agli investimenti necessari per i nostri Comuni e territori”.