Teramo. “Intollerabili ingerenze quotidiane della governance politica rispetto alla gestione amministrativa della Asp 2, spostamenti arbitrati del personale, svuotamento delle competenze e delle aree di pertinenza dei dipendenti iscritti alla Ugl e, soprattutto, instaurazione di un clima di intimidazione nei confronti dei dipendenti che non si adeguano alle direttive quando le stesse non rispettano la normativa”.
Lo ha dichiarato il Segretario provinciale della Ugl Armando Foschi nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri, 8 giugno, nella Sala consiliare del Comune di Atri.
“Sono tanti i temi sul tavolo, a partire da due questioni di presunta incompatibilità sulle quali chiediamo alla Regione di pronunciarsi in modo chiaro – ha sottolineato il segretario Foschi -: nei mesi scorsi era infatti emersa la problematica inerente l’incompatibilità del Presidente Giulia Palestini nel proprio ruolo visto che un’azienda di ortofrutta che rifornisce di frutta e verdura tutte le strutture della Asp 2, tra cui la Fattoria sociale Rurabilandia con il Centro diurno annesso e l’Orfanotrofio di Giulianova, farebbe capo a familiari di primo grado del Presidente, ovvero il padre e lo zio. La Ugl ha chiesto chiarimenti alla Regione Abruzzo. La Regione ha scritto alla Asp chiedendo lumi, e la Asp ha risposto per mano del Direttore Gabriele Astolfi, ex sindaco di Atri e oggi anche consigliere comunale, sostenendo che la fornitura è vera, sono veri i legami di parentela, ma secondo il Direttore Astolfi non ci sarebbe conflitto di interessi perché gli affidamenti sono stati firmati da due dirigenti e perché il rapporto continuativo con la Ortofrutta Palestini va avanti senza interruzione dal 2014, con affidamenti diretti. E la Regione, per mano del dirigente Pascale e dell’assessore Quaresimale, ha risposto alla Ugl dicendo semplicemente di prendere atto della risposta della Asp. Una risposta che ci ha lasciato sconcertati, innanzitutto perché se un servizio va avanti con affidamenti diretti dal 2014 vuol dire che da otto anni la Asp 2 non ha garantito il rispetto del principio di rotazione né tantomeno ha mai svolto una gara sul territorio, anche per strappare eventualmente condizioni economiche migliori”.
E ancora: “nel corso dei mesi abbiamo iniziato a registrare ingerenze sempre più pressanti della governance politica nei confronti degli Uffici, ingerenze che si traducono in autentiche invasioni di campo e di competenze, e per chi rifiuta la ‘sottomissione’ a tali ingerenze scattano pratiche di mobbing, a partire dalla sottrazione di mansioni e dallo svuotamento delle competenze. A ottobre il Cda, senza alcuna giustificazione né contestazione, ha deciso di togliere la Fattoria sociale dalla gestione in corso, per riportarla sotto la gestione diretta della Asp, dimenticando che però la Asp non può gestire ristoranti. E la Fattoria è rimasta chiusa da ottobre ad aprile, riaprendo il giorno di Pasquetta, con relative perdite economiche, ovvero ha riaperto dopo che è stata costituita una seconda srl, una seconda partecipata, la cui unica missione è la gestione del ristorante. Pare purtroppo facile dire che tale operazione fosse finalizzata solo al voler togliere la gestione di Rurabilandia all’amministratore unico dell’Azienda Ricciconti, il quale si era opposto, nel frattempo, alla trasformazione della Fattoria sociale in pizzeria sostenendo delle spese ingenti, circa 30mila euro, per l’acquisto di due nuovi forni e due tavoli da lavoro”.
Ma non sarebbe tutto. “Il Presidente pretende di gestire personalmente i servizi amministrativi della Asp 2, come la Pec istituzionale, il servizio Protocollo, sottraendolo al Responsabile dell’Area Amministrativa, Comunicazione, Affari generali e Protocollo, Responsabile della Privacy e del Trattamento dei Dati. E spiace dover dire che in tali ingerenze il Presidente trovi la perfetta alleanza con il Direttore, che pure ha svolto per 10 anni il ruolo di sindaco. I dipendenti della Asp vengono tenuti all’oscuro delle Assemblee del Cda che spesso non si svolgono nemmeno nella sede istituzionale o negli orari di convocazione, senza primo né secondo appello, ovvero vengono violate tutte le norme basilari che disciplinano le riunioni collegiali di un’assemblea. Il Cda ha disposto la riorganizzazione degli Uffici e dei carichi di lavoro senza consultare preventivamente i sindacati; le delibere vengono pubblicate dal Direttore scadute: pochi giorni fa Presidente e Direttore hanno ordinato all’amministratore unico di convocare l’Assemblea dei soci per la rimozione dello stesso amministratore, di fatto quasi l’unica funzione rimasta al dipendente iscritto alla Ugl”.
Infine i rimborsi: “risulta alla Ugl che il Presidente Palestini abbia percepito dei rimborsi per coprire presunti spostamenti sul territorio in funzione, dice lei, della propria carica. Peccato che tali spostamenti vadano documentati e la Ugl ha presentato alla Asp una regolare richiesta di accesso agli atti per verificare la presenza di tali documenti di prova. Richiesta semplicemente ignorata. Infine la ciliegina: due giorni fa è stata disposta la costituzione del Collegio di Disciplina interno, mai esistito sino a oggi, individuando quali componenti due dipendenti che non hanno alcuna formazione giuridica. Evidentemente siamo di fronte all’ennesimo tentativo perverso di fomentare un clima di intimidazione e divisione all’interno della struttura”.
“A fronte di tali e tante difformità la Ugl – ha concluso il Segretario Foschi – chiede l’intervento del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per ripristinare un clima di serenità e di piena legittimità all’interno della Asp 2”.