Teramo. “Con la comunicazione ricevuta da 46 dai assistenti amministrativi vincitori del concorso pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato, da parte della ASL di Teramo, per posticipare la loro presa in servizio a gennaio 2022, crediamo si sia segnata la distanza maggiore mai rilevata prima, tra la politica che è chiamata ad avere uno straccio di idee (spesso scarse e di nessuna prospettiva, come dimostra il recente piano della rete ospedaliera licenziato dalla Regione Abruzzo) su come gestire il bene pubblico dei cittadini che rappresentano, i dirigenti (regionali e delle ASL) che sono chiamati a dar gambe ad idee zoppe da un lato e le cittadine e cittadini lavoratrici e lavoratori dall’altra”. A dirlo, per la FP CGIL Teramo, sono il segretario generale Pancrazio Cordone e il responsabile sanità pubblica Marco Di Marco.
“Chi ha preso una calcolatrice in mano e si è accorto che la ASL di Teramo non poteva assumere per 4 mesi 46 persone che avevano già sottoscritto un contratto, ha fatto lo sforzo di cercare di trovare una soluzione all’errore compiuto oltre a quella di spostare i “numeretti” al 2022 per far ridare i loro conti? Qualcuno si è interrogato se tra le persone che avevano sottoscritto il contratto con presa in servizio 1 settembre 2021 ci fossero lavoratrici e lavoratori che, per diventare essi stessi dipendenti di una pubblica amministrazione, hanno dovuto dimettersi dal loro posto di lavoro e che per questo motivo non hanno accesso ad alcun tipo di sostegno al reddito?”.
“Pertanto”, concludono Cordone e Di Marco, “chiediamo che la politica regionale si faccia carico di dare l’indirizzo affinchè i dirigenti, regionali e della ASL di Teramo, trovino soluzioni tecniche alternative a quella prospettata con le quali si riconosca il diritto al lavoro di chi ha sottoscritto un contratto con decorrenza 01 settembre 2021 e che si garantisca così un salario a chi, per rispettare il contratto sottoscritto, un salario non ce l’ha più”.
“Il rinvio al 1 gennaio delle assunzioni dei 46 amministrativi vincitori di concorso pubblico alla Asl di Teramo che avrebbero dovuto prendere servizio il prossimo 1 settembre, soprattutto dopo aver letto la dura nota della FP CGIL di Teramo, non può che confermare e acuire tutta la mia preoccupazione per i lavoratori e, in prospettiva, per la situazione dei conti della sanità abruzzese” sottolinea il Capogruppo di “Abruzzo in Comune” in Consiglio Regionale Sandro Mariani.
“Ci sono infatti dei lavoratori che, consci di dover prendere servizio tra poche settimane, si erano già licenziati dal loro precedente impiego e ora rischiano di restare ben quattro mesi senza stipendio – sottolinea Mariani – ma soprattutto l’aspetto che in prospettiva maggiormente mi inquieta, visto anche il tenore con cui è stato posto il tema del rinvio delle assunzioni, è che questa improvvida scelta getta un campanello d’allarme importante sui conti della sanità abruzzese, cosa che noi consiglieri di opposizione denunciamo da diverso tempo. In queste ore sto depositando un’interrogazione all’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì per sapere le motivazioni che hanno indotto tale scelta e avere un quadro chiaro del deficit sui budget aziendali delle Asl che hanno determinato decisioni così drastiche”.