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Arcigay Teramo chiede a tutti i candidati sindaco della provincia azioni per la comunità

In occasione delle imminenti elezioni amministrative che coinvolgono nove comuni nella provincia teramana, “La Virtuosa – Arcigay Teramo”, comitato territoriale di Arcigay, ha elaborato un documento di impegno politico e civile per i candidati e le candidate alla carica di primo cittadino e prima cittadina.

Il progetto si chiama “Arcobaleni Comuni” e invita le amministrazioni che si insedieranno a integrare in maniera attiva e consapevole, all’interno dei propri programmi, azioni in favore della comunità LGBTQIA+. “L’impegno che richiediamo ai candidati e alle candidate sono impegni di civiltà volti a contrastare il velo di invisibilizzazione e di violenza che ancora oggi caratterizza la vita delle persone LGBTQIA+. La contemporaneità è caratterizzata da un numero infinito di colori e caratteristiche che ingiustamente vengono ancora negati, ridicolizzati, invisibilizzati e messe in pericolo”.

E ancora: “Tra le richieste della campagna “Arcobaleni Comuni” troviamo il riconoscimento da parte dei comuni dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali oltre che, da parte dei futuri sindaci e sindache, l’impegno in attività di dialogo per aprire la strada al matrimonio egualitario e all’adozione da parte di coppie omogenitoriali e single. A questo segue l’impegno nello svolgere attività di sensibilizzazione sul territorio perché è imprescindibile combattere le forme di omolesbobitransfobia che ancora dilagano senza un processo di educazione che tocchi tutti i campi della società. Le associazioni possono e devono fare tanto, ma un segnale netto e chiaro deve arrivare dal governo cittadino. Tra le altre richieste troviamo l’adesione alla Rete RE.A.DY (Rete Italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali – per contrastare l’omolesbobitransfobia); l’adozione di norme contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere attraverso l’adozione di regolamento di Polizia Urbana; adozione della neutralità di genere nel linguaggio istituzionale del Comune; costituzione del Comune come parte civile in casi di omolesbobitransfobia e patrocinio gratuito in eventi collegati a date sociali importanti della comunità LGBTQIA+ (come ad esempio Giornata Internazionale contro L’omolesbobitransfobia). L’aggressione omofoba registrata a Teramo il 4 maggio segnala proprio la necessità di andare in questa direzione. Non è immaginabile continuare a mantenere un clima indifferente, si evidenzia quanto sia importante da parte dei futuri amministratori e amministratrici prendere posizione e impegno nella lotta all’omolesbobitransfobia”.

Il documento è stato già recapitato ad alcune segreterie.