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Politica Teramo

Anche “Montorio che vive” attacca Facciolini: “Deve dimettersi”

Dopo l’attacco nei giorni scorsi di “Montorio avanti insieme”, anche “Montorio che vive”, rappresentato da Marco Citerei e Gabriella Zuccarini. attaccano il primo cittadino Ennio Facciolini.

“Dopo quasi otto mesi dall’ insediamento i risultati, purtroppo, risultano impietosi – dicono – La divisione della maggioranza, l’approssimazione dei temi trattati e l’assenza di strategie precise indicano che l’ “imbarcazione” naviga a vista, senza una programmazione condivisa. Siamo passati da un Commissario Prefettizio ad un “ Sindaco fantasma”. Montorio, come spesso ribadisce il Sindaco Facciolini, non può permettersi di perdere tempo;  ecco spiegata la necessità, da parte dei consiglieri suddetti di lanciare un appello democratico e congiunto per  l’utilità del paese. E’ necessario che, pur con punti di vista diversi, si rimetta al centro un bene più alto, quale: la cittadinanza di Montorio.  Cittadinanza ormai stremata dai tanti eventi e dalle tante attese. Sul tavolo ci sono questioni come la ricostruzione al palo, le opere pubbliche strategiche come il polo scolastico , la residenza degli anziani, tutti di grande rilievo per lo sviluppo di Montorio. Il nostro paese merita una compagine politica che abbia almeno tre caratteristiche fondamentali: la forza, la coesione e l’ autorevolezza; l’esatto contrario di ciò che esprime l’attuale amministrazione comunale in pectore.  I nostri cittadini meritano di essere governati, non di essere avversati con un inquietante immobilismo”.

E ancora: “Tornando sulla questione MOTE, oggetto dell’intervento imbarazzante del Sindaco in merito, ci preme sottolineare che è compito della maggioranza assicurarsi che il provvedimento in esame venga approvato. Inoltre, non vi è stato il minimo coinvolgimento né della cittadinanza, né dei consiglieri comunali di minoranza. Pertanto, chiediamo al Sindaco di ritirare la delega all’ assessore competente, ed una condivisione piena dell’argomento e dell’ubicazione dell’intervento, al fine di verificare se si tratta di una opportunità per la nostra cittadina. I primi mesi di una amministrazione vincente , di solito sono sempre caratterizzati da spinte propulsive, dovute sia all’entusiasmo sia alla volontà di dare da subito una visione della strada da percorrere e una speranza progettuale concreta. Ciò che si evince, invece, è che si stia portando avanti una programmazione di ciò che è ordinaria amministrazione”.

E concludono: “Montorio chiede di tornare a vivere e se si ama questo paese è necessario un atto di umiltà, fare un passo avanti, uscire di scena e ridare voce al popolo sovrano. Non è possibile governare una cittadina come la nostra, con una squadra che non riesce a trovare coesione sui temi essenziali, che dovrebbero essere comuni. Non è possibile che chi ha avuto un consenso molto relativo si trovi a ricoprire incarichi delicati, dove , invece, la competenza dovrebbe essere la stella polare. Il sindaco deve smetterla di riflette ed agire … accusare la minoranza di non fare la Maggioranza è semplicemente, imbarazzante. E’ doloroso anche per noi chiedere di “abbandonare la nave”, poiché  si procrastina la risoluzione dei problemi della cittadinanza, ma è doveroso da parte nostra chiedere il ritorno alle urne,  affinché si prenda atto subito che non è più possibile navigare a vista”.