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Amp Cerrano, Lega Pineto: “Le responsabilità sono tutte di Verrocchio”

Il CdA dell’Amp Torre di Cerrano, riunitosi lo scorso 26 gennaio per eleggere il presidente, si è concluso con un nulla di fatto. La Lega Pineto si dice disponibile al confronto ma sottolinea che le responsabilità sono tutte del Sindaco pinetese Robert Verrocchio.

“Per chi credeva di fare politica a suon di carte bollate dev’esser stata una serata alquanto agitata quella di martedì, quando i numeri all’interno del cda dell’Area Marina hanno confermato ciò che il Sindaco Verrocchio già sapeva da tanto tempo: i suoi candidati non hanno la fiducia della maggioranza dei consiglieri”, dice il coordinatore cittadino della Lega, Gianfranco Torrieri.

“Il Sindaco di Pineto ha commesso errori, su errori, prendendo decisioni senza ascoltar nessuno e finendo per imbarazzare i suoi stessi alleati, fra cui Italia Viva che gli ha ricordato come la politica sia fatta di confronto e, quando occorre perché non si hanno i numeri, anche di accordi trasparenti, piuttosto che di ricorsi ai giudici, pagati peraltro con i soldi dei cittadini e non in grado di risolvere i problemi. Nella sua strenua lotta per ristabilire una legalità ritenuta violata, il Sindaco dimentica, volutamente, di esser stato lui stesso l’artefice ed il responsabile principale di questa stasi, quando ha lasciando passare inutilmente sei anni senza concludere il processo di riforma dello statuto avviato nel 2015 e solo oggi, oseremmo dire finalmente, riconosce per la prima volta anche lui che sia necessario intervenire. Ma, come ogni buon burocrate che non ha alcuna intenzione di ambire a progredire, anziché convocare i soci per affrontare la situazione, minaccia nuove azioni legali di responsabilità e di risarcimento, credendo forse, in cuor suo, di intimorir qualcuno. Ed a mo’ di struzzo, che mette la testa sotto la sabbia per evitare i rischi, anziché rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni che evitino il rischio di commissariamento, rimette la palla al Consiglio di Amministrazione che così, dopo avergli richiesto al termine della seduta del 26 gennaio di convocare l’Assemblea, si troverà invece diffidato ad eseguire il contenuto inesistente di una sentenza del Tar che, sebbene abbia accolto il suo ricorso, non ha imposto altro che annullare una delibera, cosa già fatta con la nuova convocazione e con il voto senza esito, ma del tutto regolare in termini di statuto”.

“Il nostro novello Cuor di Leone”, prosegue Torrieri, “anziché affrontare urgentemente in Assemblea i temi della necessità di nuove regole di governance più snelle e democraticamente rispettose delle volontà di tutti i soci, qualunque sia la loro appartenenza, della rappresentatività di genere, dei criteri di selezione degli amministratori secondo specifiche competenze e professionalità di cui pure il nostro territorio è ricco, prima pretende che gli venga dato un presidente, dimostrandosi così ancora miope davanti alla realtà e, quel che è peggio, sordo ai richiami al rispetto della legalità fatti dalla Prefettura di Teramo e dalle CPO regionali, provinciali e comunali. Ben vengano, quindi, la disponibilità e la sensibilità istituzionale dimostrate dai referenti pinetesi di Italia Viva Luciano Monticelli e Cleto Pallini a trovare una possibile via d’uscita con la soluzione prospettata della pubblicazione di un nuovo bando che assicuri la parità di genere e l’affidamento della presidenza al centro destra per evitare i rischi di un commissariamento, almeno fino a quando l’Assemblea non avrà risolto i nodi dello statuto,​ soluzione che, con un minimo di buona volontà, può essere raggiunta in poco tempo, per poi procedere alla nomina di un nuovo cda in base alle nuove regole”.

La Lega Pineto conclude che: “auspicare e minacciare il commissariamento per una realtà così peculiare ed intrisa di territorialità come l’Area Marina è questo si un atto gravissimo ed irresponsabile ed è l’ultima cosa che avremmo voluto ascoltare da un amministratore, ma ci auguriamo che il Sindaco Verrocchio muti velocemente parere e dia forte il segnale di avere a cuore l’Ente, convocando subito l’Assemblea dei soci e mettendo all’ordine del giorno un nuovo sistema di governo e di designazione e selezione degli organi del cda e dei suoi componenti, in grado di assicurare il rispetto della rappresentatività di genere e la guida dell’Ente per il futuro, senza far affidamento, come accade oggi, che i colori politici della maggioranza casualmente coincidano con il comune cui spetta la presidenza, o che si sia costretti, per far quadrare i numeri come avvenuto in passato, a far fuoriuscire temporaneamente un Ente. Noi siamo disponibili al confronto, anche serrato, in questi giorni, che ci auguriamo possa coinvolgere anche le altre componenti della maggioranza”.

E a smentire alcune indiscrezioni circa l’autosospensione del Sindaco di Silvi Andrea Scordella dal partito leghista: “siamo a lavoro in un clima di piena lealtà e di piena fiducia, all’unisono con tutti gli amministratori, per cercare la migliore soluzione gestionale dell’Area marina protetta, meglio conosciuta come Parco del Cerrano, a dispetto della bagarre mediatica sorta nelle ultime ore con false indiscrezioni volte a ledere l’armonia e il lavoro di gruppo della Lega”, rassicurano Luigi D’Eramo , deputato e segretario regionale Lega e Scordella.