E’ un passaggio, il principale, della nota diffusa dal gruppo consiliare di maggioranza Uniamo Alba sulla vicenda delle mascherine acquistate dal Comune (e poi distribuite), con la relativa richiesta di dimissioni dell’assessore Nicolino Colonnelli.
“Teniamo a ribadire un concetto”, si legge nella nota, “che l’assessore Colonnelli ha semplicemente informato i propri uffici dell’esistenza di un’azienda locale che stava producendo mascherine anche per l’Istituto Zooprofilattico.
Avuta notizia della difficoltà di reperire mascherine riutilizzabili in tempi rapidi e a prezzi ritenuti competitivi – come da responsi pervenuti via mail- si è unicamente rassicurato del rispetto dei tempi di consegna prospettato in 3 giorni lavorativi con l’intento di garantire ai cittadini una rapida distribuzione”.
La ricostruzione. La consegna delle 1700 mascherine filtranti, riutilizzabili, in TNT sterilizzato acquistate al costo di € 2,90 oltre Iva -prezzo ritenuto congruo rispetto ai valori di mercato per tipologia e qualità del prodotto- è stata preceduta in data 16 aprile 2020 da una comunicazione del Sindaco attraverso la propria pagina Facebook con cui si mettevano in evidenza caratteristiche e modalità di utilizzo, indicazioni successivamente fornite anche dai volontari della Protezione Civile al momento della consegna domiciliare.
“Le informazioni del consigliere Gianfranco Marconi”,si legge ancora, “volte a rappresentare la sua conoscenza di una ditta produttrice di mascherine, sono state del tutto casuali, informali e tardive nel fornire elementi essenziali che potessero consentire un’adeguata valutazione da parte degli Uffici preposti, rimanendo utili, a posteriori, alla mera strumentalizzazione da parte di uno dei tre gruppi consiliari di minoranza.
Pertanto, se credibilità è stata perduta non è certo quella della maggioranza, la cui giunta ha anche destinato le proprie indennità di aprile alla solidarietà alimentare e che continua a lavorare nella massima trasparenza e nel pieno rispetto delle regole, come ha sempre fatto, bensì quella del Gruppo Città Viva che mette in scena un’operazione maldestra , irresponsabile e speculativa ai danni dell’onorabilità di uno dei membri dell’esecutivo sacrificando sull’altare mediatico anche la serenità dei propri cittadini già messa a dura prova dalla delicatezza del momento storico”.