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Alba Adriatica, spiaggia di alimentazione. Città Viva: finalmente è cambiata la strategia

Alba Adriatica. Da un lato c’è la soddisfazione per la programmazione di un piano di intervento capace di superare le scelte contestate del passato.

Dall’altro, però, prende forma anche una stilettata di natura politica al sindaco di Alba Adriatica. L’avvio dei lavori della spiaggia di alimentazione, presentati nei giorni scorsi durante un incontro pubblico, è l’occasione per il gruppo consiliare di Città Viva (Giuliano De Berardinis, Gianfranco Marconi e Ambra Foracappa) di fare alcune valutazioni.

 

“Un sospiro di sollievo per Alba Adriatica, per gli operatori, per i residenti, per i turisti  storicamente penalizzati dagli interventi dannosi realizzati dalla Regione Abruzzo nelle aree a nord della nostra città”, si legge in una nota.

 

“Tutti sono infatti consapevoli che nell’intento di “curare” i lidi martinsicuresi negli anni la politica degli interventi di ripristino promossa dalla regione ha sacrificato la stabilità degli arenili della nostra città, favorendo la trasmigrazione dell’erosione verso sud.

Clamorosa fu la contestatissima decisione di istallare gli ultimi tre pennelli nelle prossimità del confine tra Martinsicuro e Alba Adriatica.

Quella scelta, figlia di responsabilità politiche ben precise, ha poi drammaticamente segnato i destini della zona nord della città, letteralmente annientando le spiagge dell’area.

 

 

“Finalmente la Regione Abruzzo cambia strategia e annuncia, per bocca del sottosegretario D’Annuntiis e del consigliere regionale Di Matteo,  di essere pronta ad attuare un nuovo programma di investimenti notevolissimo e finalizzato al raggiungimento della messa in sicurezza dell’intera costa abruzzese”.

 

La stoccata al sindaco. Il gruppo di opposizione rimprovera al sindaco Casciotti, presente all’incontro pubblico, di non aver diffuso note sull’incontro, neppure sulla propria pagina social.

 

“Una scelta incomprensibile, sicuramente poco elegante, che rappresenta uno sgarbo istituzionale nei confronti dei massimi riferimenti politici e dirigenziali della nostra Regione Abruzzo convenuti ad Alba Adriatica nell’intento di risolvere problematiche che sono in verità  anche figlie delle insane gestioni del passato”, si legge ancora.

Il nostro sindaco purtroppo non perde occasione per dimostrare la propria partigianeria politica e l’incapacità di assumere un trasparente ruolo istituzionale in rappresentanza di tutta la città.

Antonietta Casciotti non riesce a diventare il sindaco di tutti gli albensi, non è il sindaco che proponeva “Uniamo Alba” ma è sempre più palesemente solo il Sindaco del Partito Democratico al quale resta legata a doppio filo.

Proprio di quel partito che per anni ha valorizzato la vendita dei ripascimenti, della sabbia scambiata a peso d’oro con i pennelli posti a nord del nostro arenile.

Di quel partito che mai ha sollevato in tutti questi anni, una sola voce, un solo dito mentre venivano condannati le economie e il futuro degli operatori della zona nord.

Ricordiamo che fu solo l’ex sindaco Tonia Piccioni ad alzare la voce denunciando che tali scelte scellerate nulla avrebbero  prodotto di buono nella nostra città se non qualche effimera prima pagina e qualche sfilata al riferimento territoriale toranese del Partito Democratico.

Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di voltare pagina”.