Alba Adriatica, controllo del vicinato: la mozione approvata dal consiglio comunale

Alba Adriatica. La mozione sul controllo del vicinato incassa il gradimento dell’intero consiglio comunale e la progettualità può iniziare a mettersi in movimento, così come è concepita nelle realtà territoriali già operativa.

 

Nella seduta consiliare di questa sera, tutta l’assise civica ha licenziato in maniera positiva la mozione presentata e illustrata da Remo Saccomandi (Voi in Comune), che ne aveva fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale. Il documento è stato illustrato, nella circostanza, con dovizia di particolari da Remo Saccomandi, che ha snocciolato dati e implicazioni di natura positiva, laddove la progettualità è stata perseguita.

Con costi irrisori (la collocazione di una cartellonistica), e con la necessità di creare una rete. La mozione, così come è stata presentata, è stata emendata dalla maggioranza con un unico appunto. Prima di avviare il percorso, che prevede il coinvolgimento attivo dell’associazione nazionale del controllo del vicinato, l’amministrazione comunale vuole concordare il tutto con la prefettura e sottoscrivere un protocollo d’intesa tematico.

Ovviamente, non si tratta di sostituirsi alle forze dell’ordine, ma semplicemente di fare rete, aprire gli occhi e tornare a sviluppare un senso di controllo e appartenenza al territorio nel quale si vive.

Particolarmente soddisfatto Remo Saccomandi, che in sede di illustrazione della mozione, ha fatto alcune riflessioni. “ Un ringraziamento va fatto all’amministrazione comunale”, ha detto, “ che ha colto l’opportunità di dotarsi di questo strumento di lavoro e al Movimento 5 Stelle, che pur non presente in consiglio, ha condiviso l’argomento.

Il tema poteva essere perseguito senza il coinvolgimento del Comune, attraverso la partecipazione dei cittadini attraverso la costituzione di un’associazione dedicata. Io ho preferito il coinvolgimento istituzionale comunale poiché garantire l’ordine e la sicurezza spetta allo Stato. Noi cittadini possiamo solo essere di ausilio al nostro territorio, al contrasto di certi fenomeni, abbandonando l’indifferenza e riappropriandoci del senso civico.

Ciascuno di noi può osservare e vigilare su cosa accade nella propria via e quartiere, perché le prime telecamere sono gli occhi della gente”.

 

 

 

Gestione cookie