Alba Adriatica, accordo con la Lega per bloccare l’opera salva-spiaggia? Il Pd: “farneticazioni”

Alba Adriatica. “ Ci accusano di aver intralciato il progetto, facendo accordi politici sottobanco con la Lega. Noi, in Regione, siamo all’opposizione e chi deve risolvere i problemi è il centrodestra”.

 

I lavori salva-spiaggia, sul litorale di Alba Adriatica, in questi giorni, sono in una fase di stallo (in attesa delle risultanze della conferenza dei servizi, ma quelle che corrono sono le accuse e le polemiche di matrice politica. In una lunga nota Paolo Tribuiani, vice-segretario provinciale del Pd, rimette ordine ad una serie di concetti partendo dalle recenti esternazioni del sindaco di Giulianova e del vice-sindaco di Tortoreto, sul parere contrario, espresso in sede di conferenza dei servizi, al mondo del mondo della pesca sul sito individuato per reperire la sabbia da “sparare” sulla spiaggia di Alba Adriatica.

 

La vera novità è che il Sindaco di Giulianova Costantini e gli amministratori di località limitrofe (Tortoreto) non hanno espresso nessuna solidarietà al problema erosivo che sta affondando letteralmente un’economia turistica un tempo fiorente, ma hanno solo esultato su una battaglia che non vede né vincitori e né vinti!”, si legge nella nota. Vogliamo ricordare ai protagonisti di questa vicenda, che non perdono tempo a salire sul carro del vincitore, pur non comprendendo ancora quale sia il premio, che lo scorso 12 aprile il primo cittadino di Giulianova dichiarava testualmente “le zone di prelievo non sono quelle di inseminazione” dichiarazione puntualmente contraddetta dai prelievi effettuati sulla zona di prelievo della sabbia individuata dalla Regione. Ci saremo aspettati, forse con troppo ottimismo, che su questa vicenda esprimessero vicinanza, anche in considerazione della neutralità delle cariche politiche che rivestono ed invece hanno prevalso logiche campanilistiche tipiche del ‘700”.

Tribuiani ricorda che i Dem hanno sempre apprezzato il maxi-investimento pianificato dalla Regione, mostrando perplessità solo sulla posa dei due pennelli sommersi per allestire la spiaggia di alimentazione.

 

“ Adesso, nonostante questo progetto è stato voluto, programmato e promesso dal Sottosegretario D’Annuntiis si vuole insinuare che un partito, che è minoranza in Regione, abbia avuto la forza di bloccarlo facendo accordi con la Lega. Il PD non fa accordi con forze di centro destra, anche se qualche facinoroso, affascinato dalla fantapolitica, sui social ha scritto il contrario cercando di difendere il “mal operato” del loro referente politico e cercando di addossare la colpa agli altri, semplici spettatori!

Le carenze di questo progetto sono apparse subito chiare a tutti gli operatori turistici e riportate nero su bianco nelle osservazioni che sono pervenute alla Regione Abruzzo anche da chi oggi ripiega nelle retrovie contraddicendosi e farneticando su ipotetici accordi politici tra forze distanti anni luce. Perché non ascoltare con più attenzione il mondo della pesca e degli operatori che hanno sempre avuto dubbi fondati proponendo anche alternative, mentre si è dovuti arrivare ad oggi, dove l’ARTA e l’IZSAM hanno prodotto dati inconfutabili, dove in maniera limpida dichiarano che “le zone di prelievo contengono popolazioni di vongole vive e vitali e ben strutturate con quantità di risorsa superiore al Piano di Gestione Nazionale”.

Una domanda, a questo punto, nasce spontanea: perché questo progetto, senza le dovute verifiche preliminari di compatibilità, è stato portato avanti con testardaggine da settori della Regione in contrasto con settori politici della stessa Regione?

Le ragioni sono forse più politiche che ambientali? Perché continuare a percorrere a testa bassa questa strada? Perché non si è provveduto a trovare soluzioni o mediazioni con la città di Alba Adriatica e con tutti i protagonisti di questa vicenda? Dove è finito il piano B che prevedeva un’eventuale ripascimento?

A queste domande siamo certi che nessuno ci risponderà anche se le risposte sono chiare!

L’epilogo di questa storia è che le promesse del Sottosegretario D’Annuntiis sono volate al vento, le attese tradite, le promesse elettorali mancate ed intanto è la terza stagione che Alba Adriatica non vede un granello di sabbia sul suo litorale e nemmeno i ristori (1 milione) approvati un anno fa e persi non si sa dove”.

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