Al via – tra le polemiche – al Roseto Opera Prima

È stata presentata qualche giorno fa la ventisettesima edizione del Roseto Opera Prima.

Il festival cinematografico, ideato dal regista Tonino Valerii che si tiene annualmente a Roseto degli Abruzzi dal 1996, avrà luogo dal 19 al 22 luglio presso la Villa comunale ed è organizzato e promosso dall’associazione Sulmonacinema Aps in collaborazione con Meta Aps e con il contributo e la collaborazione del Comune di Roseto.

Nel suo saluto in conferenza stampa il Sindaco Mario Nugnes ha sottolineato che “quest’anno il Festival sarà gestito da una società di altissimo livello che ha deciso di investire tempo, storia e professionalità nella nostra Roseto. Noi, dal canto nostro, abbiamo confermato il contributo da 40mila euro perché crediamo fortemente nel Festival”. Il primo cittadino ha inoltre annunciato che, per la partecipazione alle tre giornate di proiezione, è previsto l’acquisto di un simbolico biglietto.

Ed è proprio sul contributo di 40 mila euro e sul prezzo del “simbolico biglietto” che si sono soffermate le polemiche di Maristella Urbini, coordinatrice comunale di Forza Italia.

“40 mila euro per tre film sono troppi; 25 mila euro per l’allestimento del palco dietro la Villa per tre serate (salvo qualche altro evento estivo) lo sono altrettanto. La spesa è sempre stata interino ai 25 mila euro compreso l’allestimento della piazza che, da sola, impegnava la metà del budget. Lo sperpero di denaro pubblico è sotto gli occhi di tutti, di fatto, si è finanziato Sulmonacinema Aps. L’affidamento della manifestazione ad un’Associazione di Sulmona è un ulteriore sgarbo a chi, insieme a Tonino Valeri ebbe ad ideare e creare Roseto Opera Prima: Mario Giunco, erede naturale dell’evento, oggi neppure citato in conferenza stampa laddove, invece, è stata inverosimilmente invocata una gestione attenta delle risorse economiche – da parte dell’assessore al ramo”, commenta la coordinatrice.

“Sorvolando sulle ospitate discutibili dell’era Di Girolamo, nell’edizione Opera Prima 2022, organizzata dall’amministrazione Nugnes, il concorso è stato sovrastato da tutta una serie di eventi paralleli che lo hanno soffocato e messo in secondo piano. Opera Prima, trasformata in una teca per ogni genere (food compreso) era l’ultima beffa, si pensava; invece no, dovevamo attendere il 2023 per la svolta, mancava il passaggio ulteriore, quello da evento culturale a evento commerciale perché l’imposizione di un prezzo “simbolico” di 4 euro a sera (contro i 3,50 stabiliti dal Ministero della Cultura per l’estate 2023) annunciato in conferenza stampa, spoglia la manifestazione di quel valore culturale che solo il prestigio del Maestro Tonino Valeri aveva saputo conferire”.

“La rassegna cinematografica può vantare un albo d’oro di tutto rispetto – faticosamente costruito nel tempo, gelosamente custodito ed implementato da chi ha saputo coglierne il vero significato. L’amministrazione Nugnes, invece, non lo ha capito ed ha ridotto Opera Prima ad un cinema all’aperto (senza nulla togliere al cinema all’aperto) privandola della sua caratteristica prima: la gratuità, quale mezzo di diffusione capillare della cultura anche tra i meno abbienti. A ciò si aggiunga un aumento del budget – contro una riduzione della manifestazione, in termini di durata e di film a concorso”.

“Questa, solo l’ultima caduta di stile dell’amministrazione che, se sommata alla mancanze dei servizi, all’aumento della tassa/imposta di soggiorno (senza un corrispondente aumento di servizi), ai parcheggi a pagamento (diffusi su tutto il territorio), allontanerà anche gli ultimi “fedelissimi” che ancora scelgono la nostra città per le vacanze”

Il riferimento alla variante al Prg. “C’è poco da sperare in una ripresa – specie se continuiamo a trasformare gli alberghi sul lungomare centrale in condomini (V. Hotel Radar), peraltro, alzati di un piano. Ma questo, è un altro increscioso capitolo, che prevede palazzi più alti fronte mare, su cui la Soprintendenza si è già espressa negativamente proprio in questi giorni (dopo averlo già fatto lo scorso anno per Villa Clemente e recentemente per la costruzione che sarà realizzata nell’area parcheggio davanti alla Teleco). Se tanto è, l’amministrazione Nugnes non si sta distinguendo per meriti, ma per discutibili giraSvolte”, conclude Maristella Urbini.

SiAMO Roseto: a Roseto il sindaco Nugnes ha a cuore solo le casse comunali 

“L’amministrazione Nugnes dimostra in ambito turistico e culturale una completa impreparazione e una totale assenza di adeguate competenze. Non solo non è stata in grado di organizzare nemmeno uno dei 14 eventi internazionali promessi in campagna elettorale (specchietto per le allodole utilizzato al solo fine di attrarre consensi) ma è addirittura stata capace di distruggere quanto di buono fatto sinora a Roseto e ereditato dalle precedenti amministrazioni. E Roseto Opera Prima è un esempio di eccellenza in campo artistico. Grazie a Tonino Valeri, ideatore di questa importante e prestigiosa manifestazione, la rassegna ha reso possibile l’arrivo di produzioni e personaggi di altissimo livello del mondo della cinematografia nel lido delle rose”, commenta il gruppo SiAmo Roseto.

“Dopo la catastrofica esperienza dello scorso anno, spacciata dal sindaco Mario Nugnes e dalla sua squadra come l’edizione del “rilancio” e che invece ne ha inficiato lo spessore a causa di un format inopportuno, capace di snaturare completamente la kermesse, oggi l’amministrazione addirittura concederà un contributo più sostanzioso agli organizzatori (40mila euro che gravano sulle tasche dei rosetani) a fronte di un ridimensionamento della durata limitata a solo 4 giorni. A questo, come se non bastasse, si aggiunge l’introduzione del pagamento del biglietto d’ingresso.
Quest’estate chiunque abbia intenzione di assistere alle proiezioni dovrà sborsare 4 euro a serata per sedersi sulla poltroncina. Dopo quanto accaduto in tema parcheggi, è evidente che il sindaco Nugnes e la sua maggioranza vogliono fare cassa anche attraverso gli eventi culturali”.

“Non condividiamo questa scelta perché in un momento storico in cui le difficoltà economiche impattano pesantemente sulla vita dei cittadini, offrire un’opportunità di svago e di accrescimento intellettuale a titolo gratuito è un atto di cura della propria comunità nonché di fidelizzazione dei turisti. Ma a Roseto il sindaco Nugnes ha a cuore solo le casse comunali e tutto quanto ruota attorno all’urbanistica, unico settore per il quale si adottano provvedimenti, tra l’altro dannosi per la nostra Città, alla velocità della luce”.

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