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Sblocca Italia, Fratelli d’Italia-An Roseto contro il PD: ‘siete ancora contro il petrolio?’

Roseto. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Roseto ricorda il decreto Sblocca Italia perché “prevede l’accelerazione dell’iter autorizzativo per l’estrazione di gas e petrolio, l’accentramento delle competenze dalle Regioni allo Stato e l’allungamento della durata delle concessioni. Un provvedimento che quindi favorirà un incremento delle attività estrattive in Italia e nella nostra Regione. Vicenda singolare è che il Partito Democratico di Roseto durante gli anni in cui la Giunta Chiodi guidava la Regione Abruzzo si è caratterizzato per varie iniziative in nome della “difesa dell’ambiente”, organizzando convegni con noti esponenti ambientalisti, costituendo comitati e comitatini, agitandosi nelle conferenze stampa, pronunciando appassionati interventi in Consiglio Comunale ed attaccando in maniera strumentale l’operato della Giunta Regionale e Comunale”.

Adesso per il circolo rosetano di Fratelli d’Italia-AN “il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in tutte le occasioni ed in particolare con le dichiarazioni al Corriere della Sera incalza l’operato dei ‘tre, quattro comitatini’ che impediscono di dare lavoro a 40 mila persone e impediscono di raddoppiare la produzione di petrolio e gas in Italia. Renzi è passato dalle parole ai fatti con l’approvazione dello Sblocca Italia con i voti favorevoli anche dei parlamentari abruzzesi del PD. Gli fa eco Chicco Testa Manager della Mediterranean Oil & Gas Plc, la società che ha presentato l’istanza ‘Mazzarosa’ per la ricerca di idrocarburi gassosi sul territorio del Comune di Roseto, già presidente nazionale di Legambiente ed ex parlamentare di PCI e PDS praticamente un’icona della sinistra, che è intervenuto più volte sulle testate giornalistiche abruzzesi dichiarando che opporsi alle trivellazioni è un autogol… La reazione del Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso è stata di opporsi alla ‘deriva petrolifera’ andando quindi a smentire l’operato di Renzi e dei parlamentari abruzzesi del PD”.

In tutto questo clamore dentro il Partito Democratico “su un tema che interessa – continua la nota – fortemente da vicino il nostro territorio, i democratici rosetani non proferiscono parola… si sa le cose cambiano è finita l’epoca in cui la Regione non era governata dagli amici, quando abbondavano i convegni per agitare lo spauracchio della petrolizzazione o gli elogi sperticati di consiglieri comunali e del sedicente comitato ‘Anti petrolio’ nei confronti dell’ambientalista ex Sindaco di Pineto che si opponeva al Tar contro tutto e tutti. Con chi sta oggi il PD di Roseto? Col giovane Premier impavido della reazione dei ‘tre, quattro comitatini’ ? con D’Alfonso? coi parlamentari abruzzesi che smentiscono il Presidente della Regione? o con l’intramontabile Chicco Testa? E’ chiaro ed evidente che le presunte ‘battaglie per la difesa del territorio’ fatte solo per dire qualcosa contro gli avversari diventano un boomerang se poi il proprio partito a livello nazionale si comporta come sta facendo adesso Renzi. Se si crede in una battaglia la si combatte sempre, a prescindere dal governo nazionale di turno. E’ ormai sempre più chiaro ai rosetani il basso livello con cui interviene o, se non conviene, non interviene il PD nel dibattito locale dimostrando un grosso opportunismo ed incoerenza”.