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Giulianova, scoppia la polemica per i pini tagliati nella piazzetta di via Trieste

Giulianova. Il taglio di 5 grossi pini per il rifacimento del parcheggio nella piazzetta in via Trieste ha scatenato un forte dibattito. Gli alberi con le loro imponenti radici rendevano il manto stradale disconesso ma per alcuni potevano essere salvati come è già successo in viale Orsini, per altri invece saranno sostituiti con essenze arboree che garantiranno il verde e l’ombra.

Tra i più critici Il Cittadino Goverante: “L’assessore Giorgini si fa fotografare con i cittadini che piantano gli alberi, interviene alle iniziative sul verde poi però consente il taglio di pini decennali.  Oggi su via Trieste sono stati tagliati numerosi pini che avevamo sollevato l’asfalto di un parcheggio. Ma davvero non si poteva trovare un’altra soluzione?

Anni fa per risolvere lo stesso problema i pini di viale Orsini (ben più grandi per altezza e chiome) furono salvati con il taglio delle radici più superficiali: ora i maestosi alberi sono ancora lì, a caratterizzare uno dei più bei boulevard di Giulianova, e la strada è perfettamente carrabile!

Allora, trattandosi di un parcheggio, non si poteva, ad esempio, togliere l’asfalto, lasciare i pini e realizzare un parcheggio inerbito con le più moderne tecniche dell’ingegneria naturalistica?  Questa giunta ancora una volta ha dimostrato di non avere sufficiente attenzione né cura per il verde urbano. Va sempre fatto tutto il possibile per tutelare gli alberi: hanno tante funzioni importanti a partire dal fatto che ci danno ossigeno e assorbono anidride carbonica che è uno dei gas serra responsabili del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Ci vogliamo decenni per fare crescere un albero di alto fusto”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Conalpa spiegando che “sa tanti anni ci si poteva transitare come se la pavimentazione fosse un tragitto di montagne russe. Un pó di anni fa si era manutentata la zona ma le radici aumentavano sempre più e alzavano il manto. Non si era potuto fare allora e né è stato possibile ora, un lavoro adeguato (come si è fatto in altre zone della città) a causa dell’avanzata delle radici in superficie.

Si pianteranno nuovi alberi con adeguato spazio intorno al tronco ma rimpiangeremo le chiome verdi dei pini che ospitavano uccelli, facevano ombra, producevano ossigeno. Ci è stato assicurato che il lavoro è stato eseguito dopo valutazione dell’agronomo Colarossi e che il terreno circostante le nuove piante sarà drenante”.