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Roseto, le dimissioni (a sorpresa) di William Di Marco. “Il mio è un gesto politico contro questa maggioranza arrogante” NOSTRI SERVIZI

William Di Marco, capogruppo di Identità Culturale Rosetana, ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale.

Ha protocollato la lettera con cui ha deciso di farsi da parte, lui che era stato il candidato sindaco per il centro destra, sconfitto al ballottaggio da Mario Nugnes. Un gesto politico il suo ma anche di protesta nei confronti di una maggioranza che non ha preso in seria considerazione tutti quegli aspetti legati alla cultura e alla storia del territorio. Tre gli aspetti essenziali che racchiudono il perché delle sue dimissioni.

Ci sono lasciti importanti, raccolte di libri, di monete antiche, di opere d’arte, di sculture che si trovano al momento in uno stato di totale abbandono, in dispregio anche al lavoro di catalogazione che in passato aveva portato avanti con certosina pazienza Mario Giunco, scrigno vivente della cultura rosetana.

L’uscita dal Consiglio di Identità Culturale, (al posto di Di Marco subentrerà il primo dei non eletti della Lega, Giuseppe Bellachioma che potrebbe anche non accettare), non vuol dire la cancellazione di questo movimento. Che, anzi, raddoppierà la propria opera proseguendo gli incontri con i cittadini e promuovendo iniziative di spessore culturale senza tralasciare la scuola di politica. E questo è il secondo aspetto. C’è poi il terzo elemento.

Flaviano De Vincentiis, coordinatore di Identità Culturale Rosetana, accusa senza mezzi termini l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Nugnes e gli altri esponenti della maggioranza, di non aver mantenuto per ora una sola promessa fatta in campagna elettorale. De Vincentiis parla apertamente di presa in giro di questa maggioranza nei confronti dei cittadini. E analizza anche gli aspetti politici che al momento pongono la coalizione di Nugnes su più fronti senza una identità precisa.