Roseto, dirette consiglio: Comune rinuncia a collaboratore con 104 per risparmiare

Roseto. La decisione dell’amministrazione targata Nugnes di riattivare le dirette dei consigli comunali risparmiando 6mila euro ha scatenato accese polemiche. Critiche per aver ‘rinunciato’ alla storica collaborazione di Camillo Di Marco, operatore di 62 anni con 104 e nessun altro reddito.

Alla lettera di Camillo Di Marco, il sindaco ha replicato spiegando che non è stata una scelta ad personam ma il servizio non sarà più affidata a soggetti e/o società esterne.

LETTERA APERTA AL SINDACO DI ROSETO DEGLI ABRUZZI MARIO NUGNES

Signor Sindaco, le invio questa lettera aperta a seguito della sua decisione di non avvalersi in futuro della mia collaborazione per le riprese dei consigli comunali di Roseto.
Ritengo doveroso ricordarle che lo streaming dei consigli comunali è stato da sempre seguito dal sottoscritto, dal momento in cui l’allora ‘patron’ del Roseto Sharks Giuseppe Di Sante e il Presidente Prof. Ettore Cianchetti misero a disposizione del Comune di Roseto tutta l’attrezzatura di proprietà del Roseto Sharks necessaria per permettere la riproduzione dei consigli comunali su internet utilizzando i siti del Comune e dello stesso Roseto Sharks. Si trattò di una proposta lungimirante avanzata da persone che ringrazio per la fiducia che mi hanno accordato delegandomi ad occuparmi di uno strumento che poi si è rivelato importante per ampliare l’informazione tra gli utenti e che, successivamente, ha potuto utilizzare anche il canale You Tube.
Se oggi il comune di Roseto può permettersi di rinunciare a spendere circa 6.000 euro all’anno per le riprese televisive, può farlo anche per la scelta dello streaming fatta in quei giorni, quindi per una piccola parte anche per merito mio, tramite un servizio oggi in uso per ogni tipo di iniziativa o evento.

Ma mentre il Comune risparmia i costi della televisione per circa 6.000 euro all’anno lei decide di rinunciare alla mia collaborazione senza tenere in alcun conto la professionalità, l’esperienza, la disponibilità e l’impegno che ho sempre dimostrato finora a tutti, anche alle amministrazioni comunali guidate dai Sindaci Pavone e Di Girolamo che ringrazio per la fiducia accordatami. Allo stesso tempo lei decide di assumere del personale per la comunicazione e per il suo staff, compreso qualcuno che probabilmente può già usufruire di altre collaborazioni e attività. Sinceramente non me l’aspettavo proprio da lei, Signor Sindaco, con cui ho sempre avuto un cordiale rapporto di stima e che ha potuto constatare negli anni in cui ha svolto il ruolo di consigliere di opposizione la mia serietà, dignità e correttezza professionale. Senza dimenticare che, avendo seguito tutta l’ultima campagna elettorale, ho potuto ascoltare molti dei suoi comizi in cui ha più volte affermato che non avrebbe lasciato indietro nessun cittadino.

Se questa è la svolta a cui si riferiva nei suoi interventi allora sia io che i rosetani avevamo capito un’altra cosa.
Se la svolta è quella di rinunciare al servizio prestato da chi ha contribuito a permettere lo streaming al comune al modico prezzo di settanta euro a consiglio, anche per quelli durati oltre sedici ore, allora avevo capito un’altra cosa.
Se la svolta è quella di allontanare una persona come me che ha sempre dimostrato disponibilità verso il Comune in ogni occasione e per ogni richiesta, anche nei periodi di lockdown pur essendo soggetto fragile, allora avevo capito un’altra cosa.
Se la svolta è quella di assumere varie persone per la comunicazione e allo stesso tempo rinunciare alla collaborazione di un invalido al 100%, con la 104 e giunto a 62 anni senza poter contare su altri redditi, allora avevo capito un’altra cosa.
Approfitto per ringraziare la consigliera Teresa Ginoble che nell’ultimo consiglio ha speso belle parole per me mentre lei Sindaco affermava che era fuori luogo parlare in quella occasione della sua decisione di estromettermi. Ma in quale altro momento bisognava parlarne se non nel corso dei lavori di uno di quei consigli comunali che mi hanno visto sempre presente ogni anno e che si sono potuti trasmettere e seguire sui social anche grazie al mio modesto lavoro ?
Per il comportamento avuto nei miei riguardi e per la decisione di escludermi rinunciando alla mia collaborazione non mi resta che rivolgerle un sentito grazie, Signor Sindaco !

Camillo Di Marco

La replica di Nugnes. In merito alla lettera aperta inviatami ieri pomeriggio dal signor Camillo Di Marco devo doverosamente fare delle precisazioni in risposta. In primo luogo devo contraddire il Signor Di Marco quando scrive che avrei preso la decisione di escluderlo e di rinunciare alla sua preziosa collaborazione con il Comune di Roseto degli Abruzzi. Questa cosa non è assolutamente vera e lui lo sa bene perché non ha mai lavorato per il nostro Comune; il signor Di Marco veniva infatti chiamato per le riprese del Consiglio Comunale da ditte private a cui era affidato il servizio e questa Amministrazione non ha mai interferito, né mai lo farà, nelle politiche di personale delle ditte private a cui affida servizi.

Il Comune si è avvalso di ditte esterne fino a quando non ha avuto le risorse interne per gestire autonomamente il servizio di ripresa delle sedute consiliari, una scelta quella di reinternalizzare i servizi di ripresa e diffusione delle sedute che, mi preme sottolinearlo, è passata anche per una risoluzione urgente votata all’unanimità dal Consiglio Comunale tranne che dai consiglieri Ginoble e Petrini, evidentemente contrari a questo risparmio. Amministrare un Ente non significa procacciare vantaggi ai singoli ma, al contrario, vuol dire assumersi la responsabilità di fare le scelte nell’interesse comune, e in questo caso l’interesse comune perseguito è stato quello di razionalizzare le spese del Consiglio Comunale, evitando l’esternalizzazione dei servizi.

Inoltre, proprio grazie agli investimenti in materia di tecnologia fatti dalla passata Amministrazione, a cui il Di Marco nel suo “J’accuse” fa riferimento, oggi la gestione del servizio di streaming dei Consigli Comunali si è semplificata al punto che può essere svolta dalle risorse interne in forza all’Ente, senza far ricorso a ditte private. Quello che è strano, al contrario, è che nonostante il cospicuo investimento della passata Amministrazione, per mesi e mesi sia stata reiterata una collaborazione esterna, che ha comportato una spesa non necessaria per le finanze pubbliche.

Questo mi preme sottolinearlo per riaffermare, qualora ve ne fosse bisogno, che la decisione non ha nulla di personale nei confronti del signor Di Marco né della società esterna di cui ci si avvaleva in passato e ritengo fortemente scorretto mettere in relazione la nostra decisione con altri argomenti, quali la composizione dello staff, cavallo (zoppo) di battaglia di parte dell’opposizione che evidentemente non ha reali temi da sostenere e ricorre al populismo più becero.

Inoltre, mi preme specificare, non tanto al signor Di Marco che certamente ben conosce i fatti, ma quanto alla cittadinanza che sto procedendo alla verifica di quanto riferito nel corso dell’ultima Assise dalla Consigliera Teresa Ginoble circa la presunta esistenza di crediti verso l’Ente da parte del signor Camillo Di Marco che, secondo quanto avrebbe riferito la Consigliera, non sarebbe stato pagato per le sue passate prestazioni. In realtà, dai controlli finora effettuati, è emerso chiaramente che le ditte incaricate ad eseguire le riprese delle sedute consiliari in questi anni sono state tutte regolarmente pagate e, qualora, uso il condizionale, il signor Di Marco vantasse effettivamente dei crediti questi non sarebbe assolutamente verso l’Ente che oggi rappresento ma, semmai, nei confronti delle ditte incaricate dalla precedente Amministrazione.

Come faccio quotidianamente io sono a disposizione per incontrare tutti e quindi anche per fornire ulteriori chiarimenti direttamente al signor Camillo Di Marco al quale vanno comunque i miei migliori saluti ed auguri che raccolgono pienamente la missione che ci siamo dati e l’impegno preso con i cittadini: quello del fare!

 

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