Nereto al via il progetto regionale Filiere Virtuose

Nereto. Parte da Nereto il progetto regionale Filiere Virtuose (Asset Energia ed Eco-Sostenibilità), progetto veicolato dalla Regione Abruzzo che punta a centrare due obiettivi: produzione zero dei rifiuti (si produrranno materie prime) e riduzione, per i cittadini che aderiscono, a degli abbattimenti fino al 90% del costo della bolletta.
Nereto (assieme a Tollo) rappresenta una delle territorialità che ha imboccato questo percorso, con la costituzione di un comitato che prevede già 500 associati.
” Nei giorni scorsi”, sottolinea Morgan D’Angelo, presidente del comitato dedicato”, sono stati protocollati i documenti di notifica e richiesta di avvio del progetto regionale. L’amministrazione comunale ha apprezzato molto anche la partecipazione dei cittadini.

Tra i documenti allegati una prima lista di firme di adesioni dei nostri associati tra cittadini ed esercenti che costituiscono la lista dei cittadini virtuosi finora 500 aderenti che avvieranno la raccolta differenziata di qualità, delle materie prime secondarie, ovverosia non produrranno più rifiuti ma solo materia da riciclo diretto al 100%.
La lista sarà a disposizione dell’ufficio tributi del Comune per il distinguo di chi non fa più rifiuti, ma solo materia da riciclo diretto e che potrà, di conseguenza, usufruire delle riduzioni del tributo comunale sui rifiuti Tari ai sensi delle leggi vigenti e che, per quanto previsto dal Progetto sono progressivamente fino all’80/90% in meno della tassa annua se recuperato e venduto il 90-100% delle proprie materie di scarto giornaliere”.

Il Progetto “Filiere Virtuose” — interviene Maurizio Rampazzo Vice-Presidente dell’Associazione Filiere Virtuose proponente il Progetto omonimo — prevede molte altre attività e soluzioni concrete a favore dei cittadini e gli esercenti virtuosi e al momento è sicuramente l’unico strumento alternativo di “concreta prevenzione”, oggi anche istituzionale perché promosso dalla stessa Regione Abruzzo in tutti i 305 Comuni regionali, dove il cittadino è al contempo concretamente valorizzato per il lavoro che svolge ma anche responsabilizzato quale soggetto primario ed elemento portante di un nuovo rilancio culturale che può determinare oggettivamente e concretamente “il cambiamento” da tutti tanto auspicato, ma sempre sistematicamente deluso.

Non c’è dubbio che sia un primo passo e che molto ancora si dovrà fare per completare il cambiamento. Ma con lo sviluppo del Progetto “Filiere Virtuose” — continua Rampazzo — quale primo modello a basso costo di rilancio economico territoriale ma, come dicevo, anche e soprattutto culturale, si potranno favorire progressivamente tutti i settori relativi all’eco-sostenibilità e l’innovazione, all’uso più efficiente e più equo dell’energia, al rilancio del mercato interno e dei consumi, al sostegno di una economia regionale e delle imprese abruzzesi per un maggiore consolidamento occupazionale oggi in forte crisi di opportunità.

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