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Tortoreto, commissione urbanistica, M5S: non vogliono farci partecipare

Tortoreto. Nessuna apertura sulla possibilità di allargare la commissione urbanistica al Comune di Tortoreto.
La proposta di rivedere la composizione dell’organismo tecnico-consultivo, avanzata dal Movimento 5 Stelle in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale. A dispetto delle altre commissioni consiliari, che prevedono una rappresentanza di tutte le forze che siedono in consiglio comunale (5 per la maggioranza, 2 per il centrosinistra e uno per il M5S), quella urbanistica si regge su altre regole, con la presenza di sei tecnici, quattro nominati dalla magigoranza e due dall’opposizione.

In questa “ripartizione” però, i pentastelati sono stati tenuti fuori, ragione per la quale si è aperto un confronto che avrebbe dovuto portare a rivedere l’assetto, con la nomina di altri due delegati (uno per il M5S e l’altro per la maggioranza), senza costi aggiuntivi, visto che l’organismo non prevede gettoni di presenza, in modo da garantire il normale equilibrio nei numeri.
Proposta che però è stata rigettata.
” La nostra idea di modifica”, si legge in una nota del Movimento 5 Stelle, rappresentato nell’assise civica da Luca Panca, ” ha incontrato i favori delle opposizioni, ma non della maggioranza.
Ha vinto la posizione di chi, tipo l’assessore Rosita Di Mizio, considera la cosa pubblica cosa propria o di pochi ed ha il timore del confronto, o meglio non lo regge.
Per noi è una scelta incomprensibile soprattutto perchè questa commissione ha una funzione consultiva e non decisionale o di indirizzo ed ha lo scopo di dare al Consiglio tutto le informazioni e gli strumenti per decidere con consapevolezza. O meglio comprensibile solo se
chi l’ha fatta ha l’obiettivo di tenere le informazioni più importanti, più nascoste possibile e,soprattutto, rispetto ad un movimento che ha fatto del “cemento e consumo del territorio zero” la propria bandiera.
Perche se è vero che è solo consultiva, ma è altrettanto vero che tratta temi quali le modifiche al Prg, oppure progetti di urbanistica o lavori pubblici, cioè tutti quei temi che incidono direttamente sulla vita quotidiana della nostra cittadina e determinano-indirizzano la destinazione di tanti denari pubblici, per cui la nostra esclusione è principalmente determinata dalla volontà di tenerci lontano da quelle stanze, perchè abbiamo più volte dimostrato che i  nostri occhi sono gli occhi dei cittadini nelle istituzioni e che non abbiamo alcuna inclinazione al compromesso ed agli accordi nelle stanze segrete”.
Questione che ancora oggi, a distanza di due settimane dal consiglio comunale, alimenta polemiche e prese di posizione molto nette sulla vicenda.

” La maggioranza ha perso un’occasione per dimostrare con i fatti” si legge ancora, ” la tanto decantata, in campagna elettorale, volontà di aprirsi alla cittadinanza, con l’ascolto e la partecipazione garantita a tutti.

Naturalmente la nostra fame di trasparenza non si ferma qui, ma ne esce ulteriormente rafforzata nella determinazione a continuare queste battaglie”. Non manca nemmeno una stilettata politica: ” quanto erano belli I tempi in cui il nostro attuale assessore all’urbanistica era un paladino dell’ambientalismo più puro,mentre ora si adopera alacremente per modificare il Pre e trasformare terreni agricoli in atti ad ospitare depuratori ed altro”.