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Roseto, M5S: ‘dalla fredda estate all’autunno caldo… di tasse’

Roseto. “Tra i cittadini e gli imprenditori sale il malcontento e la paura per il futuro. A Roseto ci sono anche balneatori, albergatori, commercianti che vivono solo ed esclusivamente di turismo, e la stagione appena conclusa, tra l’altro particolarmente fredda e piovosa, non è stata di certo florida, molte presenze in meno e incassi notevolmente diminuiti. Ma quegli incassi costituiscono la loro unica risorsa per affrontare il lungo inverno. Come potranno restare indenni dopo la stangata d’autunno?”

E’ il dubbio del Movimento 5 Stelle rosetano che ricorda come “lo scorso 4 settembre il consiglio comunale ha deliberato sulla TASI, la nuova imposta/tassa sui servizi indivisibili, le spese destinate all’intera collettività, di cui entro il mese di ottobre (16 ottobre) andrà pagata la prima rata, insieme alla prima rata della TARI (31 ottobre). Relativamente a questa nuova imposizione fiscale, come per IMU e TARI, ciascun Comune poteva fissare con propria delibera aliquote e condizioni di pagamento, a Roseto l’aliquota è massima (assommata all’aliquota IMU già fissata nella massima misura nel 2013), senza esenzioni né detrazione alcuna. Viene spontaneo fare un raffronto con altri Comuni italiani, come il Comune di Olbia, o quello di Ragusa (uno dei Comuni ad amministrazione M5S), capoluoghi di provincia che hanno deciso di non far gravare sui propri cittadini un ulteriore onere tributario, consapevoli della già difficile situazione e ritenendo di poter far fronte alle spese indivisibili semplicemente attraverso una gestione virtuosa e più oculata della macchina amministrativa comunale. Pensiamo anche ai nostri ‘colleghi’ della costa abruzzese, i Comuni di Tortoreto e Alba Adriatica, ad esempio, hanno previsto un’aliquota limitata all’1%. Inoltre, praticamente nella quasi totalità dei Comuni sono state quantomeno previste delle detrazioni sull’imposta, in proporzione alla situazione reddituale del proprietario dell’immobile, o in presenza di altre condizioni (fino ad una determinata rendita catastale dell’immobile, detrazioni in caso di figli a carico, presenza di portatori di handicap nel nucleo famigliare, anzianità ecc.), addirittura a San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento, è stata prevista una detrazione del 50% per chi adotta un cane randagio!”

Secondo gli attivisti rosetani a “Roseto invece i nostri amministratori non hanno di certo lavorato di fantasia, nessuna detrazione. Massima tassazione possibile. Senza se e senza ma. Un vero e proprio ‘colpo di grazia’ per cittadini e commercianti già stremati”.