Teramo. “Ho sempre affermato con chiarezza quello che penso del nuovo assetto delle Province e del percorso, a mio avviso sbagliato, demagogico e controproducente che il Governo ha scelto. Con coerenza e ringraziando con affetto chi, come Paolo Tancredi e il Nuovo Centro destra, hanno pensato a me, escludo la possibilità di accettare la candidatura alla carica di Presidente.
Preferisco essere ricordato come l’ultimo dei Presidenti eletti piuttosto che come il primo dei nominati” Questo quanto dichiarato dal presidente Valter Catarra in merito ad una sua possibile candidatura alle elezioni di secondo livello: “Ritengo – spiega Catarra – che in questa difficile fase di traghettamento dell’ente ad un nuovo approdo, per quanto confuso esso appaia, vi sia bisogno di una opzione altamente istituzionale. Il che significa superare ogni contrapposizione fra localismi e personalismi individuando una soluzione che sia in grado, sopra le parti, di garantire e rappresentare gli interessi di tutta comunità provinciale senza creare lacerazioni.
Considerato che il meccanismo voluto dal legislatore configura il nuovo ente come un’assemblea di amministratori locali la soluzione più logica, almeno in questa prima fase, è che l’incarico sia assunto dal sindaco del capoluogo in quanto, proprio per questo, assimilabile a un “primus inter pares”.
Se questo dovesse risultare per il primo cittadino di Teramo un carico istituzionale troppo gravoso sommato a tutte le altre numerose responsabilità, sia allora il presidente del Consiglio uscente a ricevere la designazione e a farsene carico. E’ fuor di dubbio il profilo super partes che Mauro Martino ha saputo incarnare alla guida del Consiglio, profilo che gli è riconosciuto da tutti gli schieramenti e che sarebbe molto utile in una fase nella quale occorre necessariamente trovare una sintesi.
Invito, perciò, i partiti a considerare serenamente l’opportunità di queste opzioni”
Intanto nelle prossime ora potrebbero andare in scena le primarie tra i papabili alla candidatura per il centrodestra: Gabriele Astolfi (Atri) e Umberto D’Annuntiis (Corropoli).