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Tasse a Martinsicuro, Camaioni: non abbiamo messo le mani in tasca a nessuno

Martinsicuro. La tassazione locale è fonte di confronto e dialettica politica, anche a Martinsicuro.
Nei giorni scorsi si è accesa una polemica sul tema della Tasi, con accuse piovute all’indirizzo della giunta Camaioni dai consiglieri comunali di minoranza, Massimo Vagnoni e Alduino Tommolini.

 

Puntuale arriva la replica del gruppo di maggioranza, che rigetta l’accusa di aver messo le mani nelle tasche dei martinsicuresi.

” Accade semplicemente che dal 2012″, si legge in una nota, ” il Governo centrale, per ridurre il debito pubblico nazionale, ha aumentato in maniera scorretta ed unilaterale l’imposizione fiscale attribuendone in parte l’onere della riscossione ai Comuni attraverso l’Imu e la Tasi che sono state istituite da Leggi statali e non comunali. Ricordiamo ai Consiglieri che ci rivolgono critiche che l’Imu e la Tasi sono incassati dallo Stato che poi gira una parte di tali imposte al Comune trattenendo quasi il 40%. Imposte sì comunali, ma che di fatto in parte significativa sono destinate allo Stato. Le somme che il Comune gestisce sono le stesse degli anni precedenti con la differenza che i cittadini oggi pagano molto di più. La differenza, come detto, va allo Stato che però non abbassa la tassazione nazionale come logica e giustizia sociale vorrebbe. Dire che la definizione delle aliquote Tasi non è stata condivisa con le opposizioni è altrettanto fuorviante e strumentale, in quanto si sono tenute diverse riunioni in cui sono state proposte alcune ipotesi e richieste di osservazioni e suggerimenti; alla fine si è deciso di portare in Consiglio quella maggiormente condivisa che è vero prende in considerazioni una tassazione sulla prima casa (in sostituzione dell’Imu) ma fa in modo che le attività commerciali e produttive siano esenti da tale imposta come anche ritenuto corretto dagli stessi Consiglieri di minoranza. Naturalmente ci si sarebbe aspettata maggiore coerenza ma a quanto pare, a parte l’eccezione rappresentata dal Consigliere Monti che ha ritenuto opportuno essere coerente, pur di portare avanti una opposizione decisamente fine a se stessa i predetti Consiglieri hanno votato contro una scelta che, persino in Consiglio hanno definito corretta. Invocare il bilancio partecipato sulla determinazione delle aliquote Tasi e Imu appare puramente demagogico. La Costituzione italiana (Art.75 c.2) non ammette il referendum per le leggi tributarie e di bilancio secondo il principio logico che nessuno gradisce tasse ed imposte per se stesso.

Coinvolgere i singoli cittadini per decidere sulle aliquote porterebbe solo a lunghissime discussioni e contrapposizioni tra singoli portatori di interessi personali. Per la loro determinazione esistono l’Amministrazione Comunale e le Minoranze Consiliari che, come già detto, sono state coinvolte ed ascoltate nelle apposite Commissioni convocate sull’argomento così come i Sindacati di categoria che ci hanno rappresentato delle problematiche in ragione delle quali sono state inserite alcune forme di detrazione per i pensionati. Il lavoro nostro e degli uffici ha fatto in modo che i cittadini di Martinsicuro quest’anno vedessero arrivare al proprio domicilio la Tassa sui rifiuti (Tari) più bassa mediamente del 10% rispetto all’anno scorso, da pagare con F24 piuttosto che con bollettini postali al fine di permettere un ulteriore risparmio e con scadenze fino a Gennaio 2015 per permettere a chi necessita di una rateizzazione più conveniente. Se poi si vuol far credere che il cartellone manifestazioni estive possa aver inciso in modo significativo su tali scelte si continua a dichiarare il falso in quanto, solo per fare un esempio, una spesa di 100.000 Euro inciderebbe per lo 0,03% sulla Tasi e riteniamo che un Comune che deve puntare sul turismo non può considerare l’azzeramento tali attività. A breve, comunque, avremo modo di verificare in che modo sono stati destinati i fondi sul bilancio comunale; intanto però anche noi vorremmo invitare il Consigliere Vagnoni e di rimbalzo il Consigliere Tommolini a riflettere su un paio di questioni. Per quale motivo questo ergersi a paladino della riduzione del carico fiscale non è stato fatto valere nel 2011 alla Provincia di Teramo, allorquando questo Ente di cui Vagnoni era Consigliere di maggioranza (oggi Assessore) ha aumentato al massimo possibile l’aliquota dell’imposta a proprio favore sulla RC AUTO dal 12,5% al 16% permettendo alla stessa di incamerare oltre tre milioni di euro in più, questi sì presi dalle tasche dei cittadini? E soprattutto, come sono state usate queste somme considerando le criticità sulle strade provinciali locali, gli argini dei fiumi e le minacce di lasciare le scuole superiori al freddo per mancanza di fondi”.