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Roseto, vertice di maggioranza a Montepagano: ancora commenti e polemiche

Roseto. Continua a far discutere il vertice di maggioranza dell’amministrazione rosetana, tenutosi a Montepagano lo scorso mercoledì.

Per il Popolo di Roseto “adesso alla seconda fase dell’attività amministrativa e politica della maggioranza di centro-destra al Comune di Roseto. Nel vertice, oltre alla volontà espressa da tutti di rinsaldare maggiormente la coalizione, i presenti (dieci forze politiche e civiche) hanno convenuto nel ribadire la necessità di rilanciare ed aprire il tavolo politico a tutti quei partiti e liste civiche che intendono parteciparvi, ampliando la platea dei soggetti in grado di contribuire nel miglior modo possibile all’amministrazione cittadina”.

Il Popolo di Roseto ritiene “molto importante questa decisione oltre, naturalmente, all’aggiornamento programmatico che si è inteso proporre ed approvare, tendente a tener conto degli obiettivi raggiunti ed a rimuovere quelle criticità che solo con un’azione decisa che fissi tra i punti prioritari l’esternalizzazione di alcuni servizi essenziali per Roseto riuscirà a rimuovere”.

La lista civica Il Popolo di Roseto ha “sempre contribuito con le proprie proposte e la propria attività alla realizzazione del programma elettorale proposto dal Sindaco Enio Pavone e votato dai rosetani, così come anche in questa fase di aggiornamento ha suggerito delle nuove soluzioni in buona parte accolte dagli alleati. Tenendo conto della crisi tuttora in atto, dei lacci e lacciuoli che bloccano le amministrazioni pubbliche, è necessario raddoppiare gli sforzi per consentire, attraverso la modernizzazione della struttura amministrativa e lo snellimento burocratico aggiunto a nuove idee, di giungere alla fase finale della consiliatura con ulteriori risultati che permettano al Sindaco e all’intera coalizione di riproporsi al giudizio degli elettori.

Particolare importanza rivestirà la realizzazione di quelle opere pubbliche molte delle quali già finanziate (pista ciclabile, rotatoria Campo a mare, regimentazione delle acque a San Giovanni, allargamento del ponte a ridosso dell’ingresso autostradale, adeguamento sismico Villa Comunale, parcheggi, ecc) su cui si sta già lavorando e delle altre che si potranno realizzare attraverso la dismissione di alcuni beni di proprietà comunale”.

Per la lista Civica “adesso si tratta di rimboccarsi le maniche sempre più per dimostrare alla città che l’auspicato cambiamento si sta effettivamente realizzando giorno dopo giorno”.

Michele Nuzzo, portavoce di Obiettivo Comune, invece ricorda che “la prima verifica si è tenuta il quel di Morro D’oro, a fine novembre 2012, ad appena un anno e mezzo dall’insediamento dell’attuale amministrazione. Obiettivo Comune, allora in maggioranza, vi ha partecipato cercando, attraverso l’azione del vicesindaco Alfonso Montese, di focalizzare i temi che riteneva e ritiene prioritari per il territorio. Non è stata minimamente ascoltata, anzi, da quella data, le cose sono peggiorate, la coalizione ha evidenziato i suoi tanti punti deboli, i contrasti, sempre accuratamente celati, si sono acuiti, il programma elettorale si è sempre più allontanato dall’auspicata attuazione. Agli inizi di novembre2013 Obiettivo Comune, per non essere tacciata di collusione, e per non tradire il mandato ricevuto, è passata all’opposizione. Lo scorso mercoledì 27 agosto, dopo aver negato, in tutte le sedi, l’esistenza di qualsiasi problema interno alla maggioranza, secondo vertice a Montepagano. Risultato: dichiarazioni adottate all’unanimità per cambiare tutto, esattamente come accaduto per il precedente summit. C’è da dire, però, che le dichiarazioni, meticolosamente scritte, a conclusione del vertice del novembre 2012 non hanno avuto alcuna applicazione pratica. Sono rimaste lettera morta. Nel vertice dell’altro ieri si scrive, di nuovo, che si vuole cambiar tutto. Addirittura si dice di voler resuscitare il ‘tavolo politico’ e i ‘consigli di quartiere’, organismi tanto importanti per coloro che in essi hanno sempre creduto e per gli effetti benefici e di stimolo che possono produrre, quanto affossati e negletti da questa amministrazione che li ha utilizzati come paravento per portare avanti la propria miope politica di sopravvivenza. Ma i Rosetani possono credere a promesse fatte già tre anni fa e disattese e che oggi vengono disinvoltamente ripetute? E chi ci amministra può legittimamente pensare che i cittadini credano ancora a promesse del genere? Ecco le domande che con preoccupazione oggi ci poniamo.

Per Nuzzo al vertice di Montepagano “non sono venute fuori autocritiche e neppure impegni seri, precisi e immediati per il futuro. Si è trattato, solo ed esclusivamente, di autoreferenzialità e di fumo negli occhi per i cittadini meno attenti. Il fatto in sé, oltre ad essere di una banalità insostenibile, è sommamente offensivo per i Rosetani, poiché vengono trattati con ‘sufficienza’ da questa amministrazione che, così facendo, firma la definitiva eliminazione dalla scena politica della nostra città della maggioranza che la sostiene”.