“Tralasciando il fatto che il Partito Democratico nasce 13 anni fa, leggiamo che Altitonante, in preda ad una crisi di nervosismo, se la prende con fantomatici “trent’anni di amministrazione Pd“, così Michele Fina, Manola Di Pasquale, Piergiorgio Possenti e Fabiano Campanelli, in replica alle dichiarazioni del candidato sindaco di centrodestra, Fabio Altitonante.
“In sostanza un attacco all’altro candidato Di Giambattista, che invece cincischia sul superamento di destra e sinistra per far dimenticare da dove viene. Ma si da il caso che l’ultimo sindaco PD a Montorio sia stato proprio lui nel 2014, lasciando poi ad una componente civica prima ed al centro destra dopo, la fallimentare gestione del comune che ha portato agli ultimi sei anni (nei quali non ha amministrato affatto il PD) a due commissariamenti. Quindi, una vera catastrofe senza il PD al Governo. Forse i 30 anni di esperienza lombarda hanno confuso Altitonante che attacca Di Giambattista, non sostenuto dal PD, sbagliando numero, genere e caso. Infatti oggi il PD, che è l’unica forza politica in grado di dare stabilità ad un’amministrazione, e la storia montoriese lo dimostra”, puntualizzano gli esponenti del Partito Democratico, “si propone per il governo della cittadina, presentando e sostenendo Eleonora Magno, persona e donna capace, libera ed indipendente, che ha messo su una squadra ispirata e richiamata ai valori del centrosinistra in contrapposizione a due liste di destra. Più che occuparsi del PD montoriese, fossimo in Altitonante ci preoccuperemmo delle dichiarazioni di Lega e FDI che prendono pesantemente le distanze da lui. Proprio da lui, con una lista dichiaratamente di centrodestra! Ma se queste forze politiche non sostengono Altitonante, chi sostengono? Sicuramente non appoggiano la lista Montorio Guarda Avanti. La risposta è cristallina: l’altra lista di destra con Di Giambattista. Montorio ha la necessità di guardare avanti, di essere rappresentata da persone capaci e non ambigue, che conoscano una storia prima di raccontarla, che vivano un territorio prima di proporsi per migliorarlo, che non fuggano da altre Regioni per rifarsi una nuova verginità politica”.
Solite promesse elettorali. “È noto che Altitonante abbia subito una misura cautelare, in fase di indagine, per il reato di corruzione poi derubricato in traffico di influenze e che dovrà sostenere un processo: pur rimanendo noi garantisti fino alla fine, trattasi sempre di reato contro la pubblica amministrazione che nel caso di una sua condanna, anche solo in primo grado, farebbe tornare a Montorio il commissario. Ogni elettore deve conoscere queste ipotesi per essere consapevole, oltre che libero, nel voto e valutare, altresì, se le narrazioni del candidato berlusconiano siano le solite promesse elettorali che non saranno mai attuate. Sono di garanzia solo i programmi ispirati dai valori di centrosinistra coniugati dal candidato Eleonora Magno, che conosce le persone e il territorio e che sa fare squadra. Valori che non si ritrovano nel programma del candidato Di Giambattista che ha scelto di rinunciare alla sua appartenenza”
LA RISPOSTA DI DI GIAMBATTISTA “Apprendo con meraviglia e stupore che gli alti notabili del PD, forse nel disperato tentativo di condizionare da fuori e dall’alto l’esito delle elezioni montoriesi, siano entrati nel merito – udite udite – dei VALORI della mia lista. Faccio sommessamente notare loro che i VALORI e i progetti di “Impegno Comune” sono in totale linea di continuità e coerenza con i precedenti programmi amministrativi, che hanno ispirato la mia candidatura ed elezione a Sindaco per ben due mandati consecutivi, con il pieno e totale appoggio del PD. Quindi se adesso hanno cambiato idea, forse condizionati – per non dire totalmente subalterni – dall’appoggio di civici non allineati (o allineati a non si sa bene cosa e chi), devo constatare che i firmatari della nota – Michele Fina, Manola Di Pasquale, Piergiorgio Possenti e Fabiano Campanelli – hanno clamorosamente rinunciato alla loro appartenenza e ai valori fondanti del Partito, in nome di un trasformismo e pseudo-civismo che si è già rivelato un esperimento fallimentare e devastante per Montorio. Il loro progetto non può avere nessuna credibilità agli occhi dei Montoriesi, che si guarderanno bene dal ridare fiducia ad una lista che annovera diversi candidati che hanno fatto cadere l’Amministrazione Di Centa proprio perché il sindaco ha avuto la “colpa” di riavvicinarsi al PD!”.
LA REPLICA DI ALTITONANTE “Ancora una volta il Pd dimostra la sua cifra politica e il suo interesse a mantenere Montorio come dépendance di partito. Dopo aver messo in piedi ben due liste, il Pd ufficiale e quello ufficioso, tutta la nomenclatura regionale del Partito Democratico si è riunita per fare alla mia persona solo attacchi personali, ai quali risponderanno i cittadini montoriesi il 20 e il 21 settembre. Tra l’altro è evidente da questo comunicato a 4 mani che il loro candidato sindaco è nei fatti già commissariato. Le stesse persone hanno governato quasi ininterrottamente negli ultimi 25 anni e oggi cercano di nascondersi, perché sanno di non aver mai fatto nulla di concreto per i cittadini. Ora Montorio ha un destino segnato verso la desertificazione e il declino totale. La nostra prima vittoria in questa campagna elettorale è aver riportato fiducia nell’istituzione comunale di Montorio e soprattutto speranza per il futuro del nostro paese”, conclude Altitonante.