Lo ha dichiarato il capogruppo della Lista Obiettivo Comune, Pierluigi Mattucci, precisando “il punto nascita di Atri è tra i più sicuri e funzionali, non solo perché raggiunge il limite dei 500 parti annuali, ma anche perché è dotato e corredato di strutture ambientali e personali di prim’ordine, specie per quanto riguarda l’assistenza neonatale e pediatrica ed andrebbe, semmai, potenziato e migliorato per dotazioni strumentali e personali per razionalizzane le prestazioni, per esempio avuto riguardo al cosiddetto parto indolore. L’Unità Operativa in argomento è strategica in quanto tradizionalmente a servizio di un ampio territorio, coincidente con la cosiddetta Area Vasta che comprende un cospicuo comprensorio costiero e collinare anche del pescarese, che si vedrebbe privato irragionevolmente di tale servizio primario pregiudicando i livelli essenziali di assistenza che sarebbero retrocessi a quelli di sessant’anni fa. Torneremo alle ‘mammine’ in casa ?”
Secondo il capogruppo di Obiettivo Comune “non è pensabile, d’altra parte, che la fascia adriatica costiera che va da Pescara fino al confine nord dell’Abruzzo sia sguarnito di punti nascita, ciò che sarebbe la conseguenza immediata della ventilata decisione. D’altra parte, se la “scusa” fosse l’uscita da commissariamento, non va sottaciuto che, sull’altare della cosidetta razionalizzazione della spesa, l’Ospedale di Atri con la gestione Varrassi ha pagato un prezzo altissimo, in termini dichiusura di reparti e servizi ed è giunta l’ora che si guardi altrove perché noi abbiamo già dato.
La Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale di Atri, all’unanimità, ha già programmato un Consiglio Comunale straordinario ed urgente sull’argomento e il giorno 14 agosto ho avuto assicurazioni dal Sindaco che vi si provvederà a stretto giro, convenendo in modo apprezzabile, al di là delle ben note differenze di schieramento, che le reiterazioni delle dichiarazioni dell’assessore rendono non procrastinabile una presa di posizione dell’intero consiglio comunale”.
Per Mattucci “nulla questione non saranno ammesse tiepidezze in nome delle appartenenze politiche di ognuno e va percorsa ogni via di persuasione morale per scongiurare questa follia, specie se accompagnata da diversità di trattamento in nome della geopolitica di basso rango elettoralistico, non senza dismettere la pacifica battaglia a difesa del fondamentale servizio in argomento. Per quel che mi riguarda e per quel che possa contare, se quanto paventato si dovesse dannatamente materializzare, non mi renderò complice di un’azione che va considerata politicamente come un atto di ‘alto tradimento’ e ne trarrò le dovute conseguenze, senza guardare in faccia a nessuno per rispondere solo alla mia coscienza”.