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Tortoreto, accuse e veleni nell’ultimo consiglio comunale dell’era Monti

Tortoreto. Nell’ultimo consiglio comunale dell’era Monti si accende, in aula, il confronto elettorale, con toni anche duri. Tutto quello che, al contrario, nella campagna elettorale che conduce alle amministrative del 25 maggio non si avverte.

 

Si potrebbe anche parafrasare, dicendo che in aula si gusta un antipasto di quello che potrebbe accadere, forse, nel rush finale verso il voto. Nella seduta conclusiva della consiliatura, parte del dibattito è stato assorbito, almeno inizialmente, sulla conquista della Bandiera Blu, la diciottesima per Tortoreto, e sul rendiconto di gestione del 2013. Il consigliere delegato Silvio De santis ha illustrato, nel dettaglio, i risultati centrati dall’amministrazione in termini di abbattimento dell’idebitamento nei cinque anni, degli avanzi di gestione, della pressione fiscale ridotta e del contenimento della spesa corrente Sul dibattito che si è generato (posizioni diverse hanno manifestato le opposizioni, tranne Rolando Papiri che ha annunciato voto favorevole), però, in aula il clima si è acceso e non poco.

Prima ha attaccato Sandro Porrea, generando la repliche del capogruppo di maggioranza, Antonio Di Giovanni, del sindaco Gino Monti e dell’assessore Alessandra Richi. Poi è stata la volta di Nico Carusi, che ha attaccato a testa bassa. Partendo dal giudizio negativo sui cinque anni di amministrazione, alla mancata ricanditura del sindaco Monti e sugli assetti elettorali. Non sono mancate le stoccate all’ex capogruppo Rolando Papiri (con il quale Carusi era stato eletto in minoranza nel 2009), sul fatto di aver flirtato con la maggioranza e sulla gestione della commissione di garanzia.” Le nostre perplessità erano giuste”, ha incalzato carusi, ” ossia prendere una strada diversa rispetto a quella di Papiri”. E qui in aula i toni si sono alzati. Papiri ha incassato il colpo, ma ha replicato con durezza. ” Io torno a casa, finisco la mia esperienza” ha detto, ” ma non ho padroni. La stessa cosa non può dirsi per te”, riferendosi a Carusi. ” Il tuo candidato sindaco (Flaminio Lombi, ndr), era quello che incontrava, come riferito nel partito, il funzionario infedele nelle ore successiva al deflagrare del caso degli ammanchi in Comune”. Stilettate che hanno contribuito a rendere caldo il clima, chiaramente influenzato dalla campagna elettorale, con il vivace scambio di battute successive, anche tra Carusi e l’assessore Chicchirichì sul tema delle scuole. Nella stessa seduta dell’assise civica, inoltre, è stata anche approvata l’adesione al Club dei Borghi più belli d’Italia, mentre in chiusura di assemblea civica ( a porte chiuse) è stata anche presentata la relazione finale della commissione speciale d’indagine, sugli ammanchi all’ufficio ragioneria.