Questa mattina, la dirigente scolastica della scuola elementare De Amicis di Giulianova Paese ha individuato l’autore, pare si tratti di un’operatrice candidata con il Movimento 5 Stelle a Mosciano, degli scatti e avrebbe richiesto alla cooperativa l’allontamento dal lavoro. E la stessa Cooperativa in mattinata ha sospeso temporaneamente dal lavoro l’operatrice che avrebbe fotografato la bambina di 7 anni a scuola.
Sull’episodio è intervenuta anche l’associazione Gente in Comune: “occorre darsi nei limiti nella competizione elettorale, limiti oltre i quali, rispetto delle norme a parte, ci si debba fermare. Premesso che le normative vanno rispettate, non crediamo che la candidata in questione sia tanto ingenua o sprovveduta da far fare ‘propaganda elettorale’ alla propria figlia, tra l’altro in una prima elementare, notoriamente frequentata da ragazzini non in età di voto. E’ molto probabile che la bimba abbia portato di sua iniziativa quelli che considera ‘figurine’ con la foto della mamma, orgogliosa di mostrale ai compagni di scuola. Tra l’altro la foto, non avendo alcun riferimento riferibile al luogo in cui è stata scattata né (e questo è un bene), all’identità della bimba, potrebbe essere stata scattata in qualsiasi luogo con un qualsiasi bambino, e, anche se non crediamo si sia giunto a tanto, chiunque potrebbe prendere un bimbo in età scolare, infilargli un grembiulino, dargli in mano il santino di un avversario, e poi scattare foto da pubblicare sui social network gridando allo scandalo. Esprimiamo, quindi, solidarietà alla candidata coinvolta, certi della sua buona fede, augurandoci che l’attacco portato agli affetti più cari, quali sono i figli, non porti conseguenze emotive all’interno della sua famiglia. Ma, non volendo sottolineare ancora un episodio che si commenta da solo, vogliamo evidenziare come l’autore della foto, presumibilmente scattata in un edificio scolastico di Giulianova, avrebbe potuto meglio impiegare il suo tempo documentando la situazione di degrado in cui versano gli edifici scolastici giuliesi. Parliamo, ad esempio, della scuola elementare ‘De Amicis’, dove, recentemente, alcuni articoli di stampa hanno evidenziato i problemi al tetto di copertura, le scale puntellate, gli accessi chiusi a causa del guano di piccione che si accumula sui pavimenti; oppure della scuola dell’infanzia di Bivio Bellocchio, priva di un ascensore che colleghi i due piani dell’edificio, con giochi esterni non a norma, finestre non conformi alle norme di sicurezza, intonaci scrostati, muffa nei bagni, ecc. Avremmo preferito un reportage di denuncia delle condizioni delle attrezzature scolastiche, delle vie di accesso alle scuole, del sistema di trasporto degli alunni, una denuncia forte del degrado in cui sono costretti a studiare e giocare i nostri figli, dei parchi urbani con i giochi trascurati e a volte pericolosi, delle pavimentazioni antitrauma inesistenti, della vicinanza ad edifici contenenti amianto. Invece ci ritroviamo con una bambina che mostra orgogliosa, a qualcuno che evidentemente gli ha chiesto di mettersi in posa, una foto della mamma… una bambina di sei anni, che ha già avuto modo di constatare come la politica, spesso, non è a servizio del cittadino, ma è funzionale a polemiche senza senso e senza utilità”.
Gente in Comune spera “che questo sia un momento di riflessione per tutti, che i toni si abbassino, che i dibattiti si concentrino su programmi, proposte e soluzioni per la nostra città. Tutto il resto crediamo sia inutile, anzi dannoso”.
Solidarietà a Laura Ciafardoni è stata espressa pubblicamente e non da cittadini ed esponenti politici di diversi partiti.