Nel periodo dei lavori, l’ufficio sarà chiuso e i “castellani” dovranno appoggiarsi a quello di Colledara dove sarà riservato uno sportello dedicato. E questo nonostante il sindaco, Enzo De Rosa, avesse messo a disposizione un locale del Comune, che però no è stato ritenuto ideoneo dalle Poste per localizzare, anche temporaneamente, l’ufficio.
Il sindaco di Castelli, però, non demorde ed annuncia battaglia.
“Si resta senza parole di fronte alla disinvoltura di Poste Italiane, ” scrive De Rosa, ” che in un frangente così delicato, priva il paese del servizio. E’ triste annotare come i piccoli paesi di montagna, esaltati a livello internazionale, in questo caso sono destinatari soli di frustate e noncuranza. Ma ci ritroveremo tutti assieme per fronteggiare questa ingiustizia”.
Poi c’è il nodo dei locali che il Comune mette a disposizione.
” I locali erano talmente ideni”, aggiunge De Rosa, ” ad ospitare l’ufficio postale, visto che uno dei due, appena ristrutturato era stato concesso anche gratis ed il secondo era stato utilizzato, fino a poco da dalla Tercas, e dunque idoneo per tipologia ed impiantistica, ma non è stato nemmeno visto. La verità è che la decisione era stata già pres a monte da dirigenti nazionali, superpgati, che non dispongono neanche degli elementi di conoscenza per poter decidere”.