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Operazione Tercas-Popolari di Bari: ok dalla Cisl ” se condotta bene”

Teramo. “La Fiba-Cisl Abruzzo esprime la sua convinzione sul fatto che l’operazione in corso tra il gruppo Tercas e la Banca Popolare di Bari, se correttamente impostata e condotta, possa rappresentare una svolta estremamente positiva per gli istituti interessati e per il territorio abruzzese e marchigiano”.

 

 

E’ quanto si legge in una nota della segreteria regionale del sindacato di categoria. “Abbiamo infatti di fronte la concreta possibilita’ di dare finalmente vita ad una forte banca interregionale, che diventi a sua volta polo di attrazione per altri istituti locali – prosegue la nota – com’era del resto nei programmi che portarono all’operazione Caripe-Tercas. Naturalmente, il presupposto principale per la felice riuscita di questa storica iniziativa dovra’ consistere nell’attento esame degli errori commessi nel passato recente ed in quello meno recente, a partire dalle infruttuose trattative di trent’anni fa sulla fusione delle quattro casse di risparmio abruzzesi, fino alle dolorose vicende che hanno investito il gruppo Tercas.

Sul piano societario – osserva quindi la Fiba Cisl – riteniamo sia assolutamente da seguire la via della partecipazione delle Fondazioni Tercas e PescarAbruzzo all’aumento del capitale sociale del Gruppo, di modo da andare a costituire una forte posizione di minoranza, garanzia del radicamento della nuova banca nel tessuto socioeconomico abruzzese. Da un altro punto di vista, pur nell’ambito della massima collaborazione all’integrazione tecnica ed organizzativa nel gruppo Bpb, sara’ altrettanto necessario evitare la mortificazione delle professionalita’ esistenti in Tercas ed in Caripe, professionalita’ che hanno decisamente contribuito a limitare i danni che certamente si sono prodotti a causa dei noti fatti”. La Fiba-Cisl Abruzzo auspica, pertanto, “una strutturazione organizzativa basata non tanto su considerazioni di ordine campanilistico o di opportunita’ politica, quanto sulle peculiarita’ e sulle potenzialita’ dei rispettivi territori, sulla massima limitazione delle ricadute sui lavoratori, sull’affidamento degli organismi statutari ed esecutivi esclusivamente a personalita’ di spicco e di esperienza, che abbiano gia’ dimostrato il loro valore manageriale ed il loro attaccamento agli interessi dei territori di riferimento, cosi’ a Teramo, come a Pescara.

L’economia della nostra regione – commenta infine la Fiba Cisl – non puo’ assolutamente permettersi un nuovo fallimento, che potrebbe risultare esiziale per un tessuto socio-economico gia’ duramente provato dalla perdurante crisi e quindi ancora di piu’ bisognoso che il sistema circolatorio della liquidita’ riprenda il suo miglior funzionamento”.