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Alba Adriatica, circolo Pd ancora commissariato: la lettera

All’ assemblea del Partito Democratico albense, che si è costituita l’ 8 dicembre 2013 a conclusione della fase congressuale nazionale, è stato di fatto successivamente impedito di eleggere il proprio coordinatore di circolo con giustificazioni speciose e fittizie.

 

 

Questi mesi di inattività forzata, essendo stati destituiti gli organi del circolo in estate, hanno evidenziato con chiarezza la posizione presa dal commissario, nominato dall’ ex segretario provinciale, a danno in particolare di quanti avvertono l’ urgenza di uscire dalla situazione di stallo e di riprendere l’ attività politica confidando nella democrazia, nel confronto cioè delle idee e delle prospettive.

Gran parte dell’ assemblea, definitasi nel momento congressuale sopra ricordato, ha individuato il proprio rappresentante in Giovanni Tomolati; essa ritiene infatti molto grave privare ancora l’ attività politica e la comunità di Alba Adriatica del contributo critico e propositivo del Partito Democratico, di fatto costretto al silenzio.
E’ assolutamente necessario perciò che il nuovo segretario provinciale, ponendo una buona volta fine ad uno sterile e perfino dannoso commissariamento, disponga immediatamente un congresso locale per l’ elezione del coordinatore attraverso un aperto e leale confronto progettuale cosi da ridare al partito la sua piena capacità operativa.
Questa parte maggioritaria, fino ad ora sistematicamente bloccata con argomenti del tutto pretestuosi, crede nella forza della democrazia di base, tradotta in azione della partecipazione costruttiva e dalle scelte operate dal voto, e non intende assolutamente rinunciare ad esprimersi e ad agire sfruttando, se necessario, in modo innovativo tutti gli spazi possibili offerti dall’ azione politica.
Decisa a riconquistare un ruolo attivo nella vita pubblica cittadina, non ha intenzione di subire passivamente il rinvio indefinito del congresso locale, decisione infondata sul piano politico e irragionevole, che nuoce all’ azione del partito e priva inoltre di un concreto e necessario sostegno i rappresentanti in seno al Consiglio Comunale, Colonnelli e Vallese, che di questa area sono espressione e ad essa fanno reale riferimento e vedono quotidianamente sminuita la propria denuncia di immobilismo e di inconcludenza rivolta fondatamente all’ amministrazione comunale di destra.

E’ assolutamente irrinunciabile quindi per il Partito Democratico ,sia tornare ad operare sul territorio con una sua struttura legittima e con proposte debitamente vagliate e sostenute, sia fare, in definitiva, quello che maggiormente piace, un’ attività politica cioè libera ed efficace, che nasca dalla forza critica di un partito consapevole dei bisogni e della volontà di operare per il bene generale. (Giovanni Tomolati e Alfredo D’Alessandro)